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Memorandum d'intesa tra il porto di Trieste e il porto azero di Baku
Tra gli obiettivi, lo sviluppo non solo di sinergie nel campo dei traffici e dei servizi logistici integrati marittimi e ferroviari, ma anche di attività di trasferimento di conoscenze e buone pratiche
24 febbraio 2020
Nel corso del Business Forum Italia-Azerbaijan, tenutosi venerdì alla Farnesina e aperto dal presidente della Repubblica dell'Azerbaijan, Ilham Aliyev, in visita ufficiale in Italia, e dal ministro degli Affari Esteri, Luigi Di Maio, l'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale e la compagnia pubblica che gestisce il Baku International Sea Trade Port hanno sottoscritto un memorandum d'intesa che formalizza una cooperazione, in parte già avviata, fra il porto della capitale azera e quello di Trieste, idealmente posizionati sulla direttrice di traffico trans-caspica.
Tra gli obiettivi della firma, quelli di sviluppare non solo sinergie nel campo dei traffici e dei servizi logistici integrati marittimi e ferroviari, ma anche attività di trasferimento di conoscenze e buone pratiche, in ambiti quali la gestione delle Free Trade Zones, l'ICT, training del personale e sviluppo di politiche portuali innovative mirate alla sostenibilità ambientale e alla sicurezza. «Ambiti nei quali - ha rilevato il presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, Zeno D'Agostino - il porto di Trieste possiede un posizionamento altamente qualificato che risulta di elevato interesse per partner stranieri collocati in aree in sviluppo».
L'AdSP ha evidenziato che la direttrice trans-caspica è un'area in forte crescita, in quanto parte del sistema delle nuove rotte globali a sud della Russia, che congiungono Estremo Oriente e Europa Occidentale, sfruttando anche il potenziale delle nuove infrastrutture ferroviarie dell'Azerbaijan, come le linee con la Georgia Baku-Batumi o quelle con la Turchia Baku-Kars. In questo quadro - ha sottolineato l'ente portuale - lo scalo di Baku, il più grande del Paese, con i nuovi investimenti nella zona di Alat, e quello di Trieste, risultano in una posizione strategica di cerniera mare-terra, rispettivamente nella zona centro-asiatica ed europea.
«Le relazioni con il porto di Baku - ha spiegato D'Agostino - si sono ulteriormente rafforzate proprio grazie a questo memorandum, che rappresenta una nuova occasione di sviluppo delle politiche di internazionalizzazione del nostro sistema portuale nell'ambito delle reti globali».
«Il protocollo che abbiamo firmato con Trieste - ha commentato Taleh Zyadov, direttore del porto di Baku - apre nuove opportunità per entrambi i porti che fungeranno da hub determinanti nel corridoio centrale che collega la Cina e l'Europa attraverso l'Azerbaijan».
Nel corso del Forum di venerdì a Roma il presidente dell'ICE, Carlo Ferro, ha ricordato che l'Azerbaijan, con 10 milioni di abitanti ed un prodotto interno lordo di oltre 48 miliardi, sta portando avanti la sfida di diversificare la sua economia dal petrolio che ne rappresenta circa il 35%, diventando un hub commerciale, posizionandosi come crocevia per gli scambi tra Europa e Cina ed Asia meridionale e Russia. In quest'ottica, le risorse del Paese saranno nei prossimi anni prevalentemente investite in infrastrutture stradali, portuarie e ferroviarie.
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