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Nei primi tre mesi del 2020 il traffico delle merci nel porto di Trieste è diminuito del -5%
Crescita del +4% dei rotabili. Calo delle merci varie (-4%), delle rinfuse solide (-82%) e delle rinfuse liquide (-1%)
11 maggio 2020
Nel primo trimestre di quell'aiuto il porto di Trieste ha movimentato 14,3 milioni di tonnellate di merci, con un calo del -5% rispetto a 15,1 milioni di tonnellate nei primi tre mesi del 2019. «Nel quadro generale dell'emergenza in corso, che non ha risparmiato nessun porto nella contrazione dei volumi - ha commentato il presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, Zeno D'Agostino - si può parlare tutto sommato di un calo fisiologico a cui eravamo preparati e avevamo previsto. I dati vanno letti nell'ambito della pandemia, e nonostante vi sia una perdita in tutte le categorie merceologiche, riscontriamo la crescita nel settore ro-ro e l'attivazione di nuovi servizi intermodali, cifra di un porto resiliente che non ha mai smesso di lavorare e sta reggendo il contraccolpo».
L'AdSP ha specificato che nel settore ro-ro, con 60.150 unità transitate nei primi tre mesi del 2020, è stata infatti registrata una ripresa importante del +4%, tenuto conto del periodo storico e della chiusura con segno meno che aveva interessato la categoria a fine 2019. Nel comparto delle merci varie è stata invece segnata una diminuzione del -4% con 4,01 milioni di tonnellate movimentate, con un traffico di 180mila teu nel solo segmento dei container (-5%). Più accentuata la flessione delle rinfuse secche attestatesi a 111mila tonnellate (-82%) e causata - ha ricordato l'ente portuale
- dal calo generalizzato del settore dei prodotti metallurgici, minerali e carbone determinati dalla chiusura della Ferriera, mentre le rinfuse liquide sono diminuite del -1% e sono scese a 10,18 milioni di tonnellate.
Per quanto riguarda la movimentazione ferroviaria, il traffico nello scalo giuliano ha raggiunto i 2.200 treni (-17%). Se il risultato negativo è da attribuire principalmente al calo della movimentazione dei treni alla Siderurgica Triestina - ha puntualizzato l'AdSP - va segnalata una buona performance e vitalità del settore in molti terminal: Molo V (+1%), Molo VI (+6%) e Depositi Costieri (+66%).
Evidenziando che la crescita dell'intermodalità, con un nuovo servizio attivato nelle scorse settimane verso l'Austria e la riapertura della Transalpina per i treni cargo, rimarcano il ruolo chiave che la ferrovia riveste per il porto di Trieste, specialmente durante l'emergenza Covid, D'Agostino ha sottolineato che «nei prossimi mesi l'uso del trasporto su rotaia è destinato ad aumentare, ma - ha precisato - sarà al di sotto dei valori dell'anno precedente».
«L'andamento del primo trimestre - ha concluso il presidente dell'Autorità di Sistema Portuale - è un primo indizio su come il coronavirus influenzerà la nostra economia e i traffici nei mesi a venire. Guidati dai nostri valori, dai vantaggi competitivi e dalla forza del sistema logistico della nostra Regione, sono fiducioso che usciremo da questa situazione, ma ci aspetta un periodo difficile».
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