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Di Caterina (ALIS): con il Decreto Rilancio si è voluto aiutare solo qualcuno e non l'intero popolo del trasporto
Il governo - ha denunciato - anziché supportare l'intero settore, si è invece preoccupato del sostegno ad una singola azienda in crisi: Tirrenia
12 maggio 2020
«Siamo amareggiati perché, nonostante i ringraziamenti e gli attestati di stima, nel Decreto Rilancio si è voluto aiutare solo qualcuno e non l'intero popolo del trasporto». Lo ha dichiarato il presidente il presidente dell'Associazione Logistica dell'Intermodalità Sostenibile (ALIS), Marcello Di Caterina, commentando i contenuti della bozza del decreto legge in via di approvazione da parte del governo al fine di promuovere un rilancio dell'economia colpita dall'impatto della pandemia.
«Un settore strategico ed essenziale come quello del trasporto e della logistica, che non si è mai fermato durante l'emergenza e che sta affrontando notevoli criticità oggettive dovute alla crisi socio-economica - ha spiegato Di Caterina - ha bisogno di interventi immediati e strutturali, non solo di ringraziamenti. Lo abbiamo più volte sottolineato e, anche adesso dopo le bozze del Decreto Rilancio circolate nelle ultime ore, lo ribadiamo con ancor più forza. Ci aspettavamo dal governo misure straordinarie di sostegno alle aziende e ai lavoratori del comparto, soprattutto considerando l'importanza fondamentale dei servizi svolti per la vita quotidiana del popolo italiano».
«Come ALIS - ha proseguito Di Caterina - ci siamo fatti portatori di proposte costruttive nell'interesse del cluster del trasporto marittimo, stradale e ferroviario, producendo qualificati contributi tecnici per superare l'emergenza e passare al rilancio dell'intero settore e del Paese. Il nostro popolo prende atto che ad oggi purtroppo le priorità del governo sono state altre, non certo il nostro settore ed il suo rilancio, nonostante lo spirito eroico con il quale le nostre imprese ed i nostri lavoratori hanno affrontato l'emergenza nell'interesse del Paese».
«In tutta Europa - ha sottolineato il presidente di ALIS - sono stati introdotti regimi e dati aiuti ai settori del trasporto e della logistica, non a singole imprese, mentre in Italia pare si stia scegliendo di fare il contrario, con la conseguenza di aumentare il gap concorrenziale e le difficoltà degli autotrasportatori e di tutti gli operatori logistici».
Riferendosi al contenuto della bozza del provvedimento, Di Caterina ha osservato che «al rifinanziamento delle misure incentivanti Marebonus e Ferrobonus, si è aggiunto poco altro. ALIS - ha ricordato - aveva proposto l'istituzione di uno specifico credito di imposta per le imprese del settore, ma anche misure rapide per risolvere il problema della liquidità e della tassazione sul lavoro, come la decontribuzione per il 2020 o la premialità per le imprese che non hanno usufruito di cassa integrazione e che hanno mantenuto i livelli occupazionali pre-emergenza. Avevamo inoltre proposto, ad esempio, il pagamento immediato delle risorse già stanziate a favore dell'autotrasporto negli anni precedenti e non ancora erogate alle aziende».
«Niente di tutto ciò - ha ribadito Di Caterina - ha trovato spazio nelle bozze del Decreto Legge Rilancio al quale sta lavorando il governo che, anziché supportare l'intero settore, si è invece preoccupato del sostegno ad una singola azienda in crisi, Tirrenia, che ha ricevuto milioni di aiuti pubblici negli anni e che, pur non avendo adempiuto agli obblighi contrattuali di pagamento assunti nei confronti della stessa amministrazione pubblica, potrà così continuare a riceverli, grazie ad una proroga fino a 12 mesi dalla cessazione dello stato di emergenza della convenzione di imminente scadenza. ALIS - ha concluso Di Caterina - rappresenta oltre 1.500 aziende che, con le proprie forze e senza sussidi pubblici, ogni giorno forniscono servizi essenziali al Paese: questa è l'Italia che deve essere rilanciata se vogliamo continuare a competere sui mercati europei e mondiali e ad assicurare crescita e benessere a tanti e non solo a qualcuno».
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