- I presidenti di Assiterminal e Assologistica, Luca Becce e Andrea Gentile, sono intervenuti nuovamente sul tema della riduzione temporanea e parziale per il 2020 dei canoni di concessione demaniale portuale per le imprese portuali e i terminalisti, ricordando che in sede di conversione in legge del decreto-legge Rilancio, non potendo porre mano per questioni di tempistica alla riscrittura dell'articolo 199, con l'articolo si è confermato che la cifra di 10 milioni di euro potrebbe intendersi complessiva per tutte le Autorità di Sistema Portuale «rendendo così - hanno sottolineato - del tutto simbolica una misura essenziale per la portualità».
-
- Becce e Gentile hanno precisato che il governo ha voluto manifestare la chiara volontà politica di addivenire alle richieste delle due associazioni accettando un ordine del giorno della Camera dei deputati volto a chiarire la questione e hanno specificato che Assiterminal e Assologistica hanno quindi scritto al presidente di Assoporti, allegando il parere legale già inviato al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e al governo nei giorni della conversione del decreto-legge, affinché l'associazione che rappresenta le AdSP ottenesse una indicazione chiara e inequivoca sulle modalità da seguire per deliberare in ogni Autorità di Sistema Portuale un utilizzo delle riserve coerente alla volontà di procedere alla riduzione temporanea e parziale dei canoni concessori, da attuarsi con criteri omogenei su tutto il territorio nazionale. I presidenti di Assiterminal e Assologistica hanno però lamentato che, ad oggi. non si sa se si sia proceduto in tale direzione.
-
- Becce e Gentile hanno evidenziato che «la mancata modifica dell'articolo 199, nonostante l'ordine del giorno accettato dal governo, fa permanere un elemento di potenziale ambiguità e incertezza che potrebbe rendere complesso dare coerenza alla volontà politica espressa da parlamento e governo».
- I presidenti di Assiterminal e Assologistica hanno proposto, per ovviare al problema, di intervenire su due provvedimenti attualmente in discussione: uno già in campo, il decreto-legge Semplificazione che deve essere convertito in legge dal parlamento, ed un altro in elaborazione, che - hanno ricordato - dovrà portare in approvazione il nuovo scostamento di bilancio per 25 miliardi di euro reso necessario dai provvedimenti del governo. «Sarebbe sufficiente - hanno spiegato Becce e Gentile - chiarire nel decreto-legge Semplificazioni la fruibilità per ciascuna AdSP di risorse sino a 10 milioni di euro ovvero attualizzare l'impostazione “Gariglio” o, in estrema ratio, inserire nel prossimo provvedimento le poche decine di milioni (80) per dotare il fondo cui attingere da parte delle AdSP così da integrare le proprie riserve e procedere alla deliberazione di riduzione temporanea e parziale dei canoni che, a parole sino qui, tutti dichiarano di condividere».
|