- Nel porto di Bari, con la pubblicazione del bando di gara sulla “Gazzetta Ufficiale” dello scorso 2 settembre, entra nella fase esecutiva l'opera di movimentazione dei sedimenti in due aree del porto di Bari programmata e progettata dall'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale, che prevede lo spostamento dei sedimenti in modalità subacquea con l'impiego di una pompa aspirante-refluente. L'appalto include anche attività subacquee di bonifica bellica. L'intervento è finanziato dall'Unione Europea per l'importo di 2,5 milioni di euro con Fondi PON Infrastrutture & Reti 2014-2020 e per l'importo di un milioni di euro con fondi propri dell'AdSP.
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- L'ente portuale ha sottolineato che si tratta di un intervento di rilevante strategicità per lo sviluppo dei traffici commerciali dello scalo barese, atteso che configurerà nuove batimetrie nella darsena di levante che così potrà ospitare anche navi di ultima generazione, di stazza e dimensioni superiori rispetto alle attuali; inoltre, verranno notevolmente facilitate le operazioni di allibo/scarico di quelle che già vi transitano. L'AdSP ha specificato che la stessa profondità operativa, pari a -13 metri, è imposta come dato di progetto anche per il passo di accesso all'imboccatura del porto che, a causa di fenomeni di insabbiamento, denuncia allo stato quote significativamente inferiori.
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- L'ente ha evidenziato inoltre che, a garanzia della massima tutela ambientale, i volumi di escavo saranno movimentati nello stesso ambito portuale - secondo quanto delineato dall'art.2 del decreto ministeriale 173/2016 - e, pertanto, non saranno creati nuovi bacini di contenimento e tutte le operazioni verranno effettuate in ambiente subacqueo, secondo tecnologia e protocolli ulteriormente affinati in sede di progettazione esecutiva e recependo, tra l'altro, tutte le misure prescrittive dettate in sede di Conferenza di Servizi Decisoria che prevedono l'intensificazione delle analisi e dei controlli da mettere in campo, specialmente in corso d'opera.
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