- Agli operatori portuali di La Spezia non sono affatto andate giù le dichiarazioni rese dal commissario straordinario dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale, Francesco di Sarcina, che avrebbe rimarcato un «confronto serrato» in atto tra i due soci della La Spezia Container Terminal (LSCT), l'azienda che gestisce il principale terminal per contenitori del porto spezzino e che è partecipata al 60% dal gruppo terminalista Contship Italia e al 40% dal gruppo armatoriale Mediterranean Shipping Company (MSC). Le associazioni degli agenti marittimi, degli spedizionieri e dei doganalisti del porto della Spezia hanno espresso «sconcerto, incredulità e preoccupazione» per queste dichiarazioni.
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- «La comunità portuale, unita - hanno spiegato le tre associazioni - ritiene che discussioni di questo contenuto e di questo tenore non facciano bene all'immagine del porto della Spezia e conseguentemente alla sua capacità economica e alle sue potenzialità di sviluppo. Il porto della Spezia, attraverso ingenti investimenti pubblici e privati e con una visione avanzata nei processi sia operativi sia telematici ha assunto in questi anni un ruolo primario nello scenario internazionale diventando un porto Core collegato alla rete europea TEN-T e acquisendo il primato del porto italiano che trasferisce oltre il 35 % delle merci su treno. Crediamo convinti che il porto della Spezia non abbia bisogno di rilanci ma piuttosto, come più volte e coralmente espresso e sottolineato, di continuità, nel solco dell'efficienza e della concretezza nei progetti di sviluppo già cantierabili previsti dal Piano Regolatore Portuale».
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- «La città della Spezia e il suo porto commerciale - hanno evidenziato l'Associazione Spedizionieri del Porto di La Spezia, A.SPE.DO. e l'Associazione Agenti Marittimi La Spezia - non possono permettersi, soprattutto in questo particolare momento, di essere danneggiati da questioni che ad oggi non hanno un oggettivo riscontro e risultano anche fuorvianti per importanti player mondiali che scalano o che vorrebbero scalare nel nostro porto. Il porto è la prima risorsa del nostro territorio. Per questo motivo auspichiamo che tutte le discussioni che hanno per oggetto il porto e la sua economia non si affidino ai gossip basati su sensazioni e non, come logica vuole, sugli atti ufficiali. E per questo stesso motivo invitiamo tutte le forze economiche e sociali ad una ferma assunzione di responsabilità per il bene del porto, dell'economia, del lavoro e dell'occupazione della nostra città e concorrano inoltre a valorizzare i molti aspetti positivi che in molti ci invidiano».
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