- L'Organismo di partenariato della risorsa mare dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale ha bocciato il bilancio di previsione per il 2021 dell'ente, mancata approvazione - ha specificato l'AdSP - per la quale sono state determinanti le argomentazioni del Collegio dei revisori dei conti che - ha precisato l'ente - «pur convenendo con le valutazioni dell'AdSP volte a ritenere che lo squilibrio rilevato sia essenzialmente da ricondurre alle ricadute finanziarie connesse all'emergenza sanitaria da Covid-19 e ai tempi occorrenti per l'adozione dei provvedimenti di ristoro da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (art.199 del Decreto Rilancio), ha comunque confermato il diniego (stante la mole e la potenziale onerosità dei contenziosi in essere) allo svincolo delle somme accantonate per contenziosi, grazie alle quali si sarebbe potuto raggiungere l'equilibrio di bilancio. Di conseguenza il Collegio ha ritenuto che non ricorressero i presupposti per proporre al Comitato di gestione l'approvazione del bilancio previsionale 2021 anche se il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, prendendo atto degli sforzi dell'ente in ordine alle misure adottate per contenere le spese e aumentare le entrate, aveva invitato lo stesso Collegio a valutare la possibilità di riesaminare la richiesta di svincolo parziale del fondo contenziosi».
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- Ringraziando coloro che hanno lavorato alla redazione del bilancio di previsione, il presidente dell'AdSP, Francesco Maria di Majo, che è giunto oggi all'ultimo giorno del suo mandato, ha chiarito che lui e i redattori del documento erano «consapevoli del fatto che questo bilancio presentasse delle criticità legate alla situazione emergenziale che ha colpito più di tutti il porto di Civitavecchia soprattutto per la totale chiusura del traffico crocieristico e, in parte, di quello passeggeri. Proprio però la situazione emergenziale, unita allo sforzo che il MIT ha fatto per creare un fondo a compensazione di quelle AdSP come Civitavecchia che hanno subito le maggiori riduzioni delle entrate - ha puntualizzato di Majo - ci ha indotto comunque a proporre alcune azioni importanti sul bilancio, segnatamente un parziale svincolo del fondo contenziosi (annunciata già nel corso del mese di novembre e illustrata e condivisa nella riunione dell'Organismo di partenariato del 18 novembre scorso), svincolo che fino ad oggi, in ragione di un approccio prudenziale, questa amministrazione non aveva mai compiuto. Anzi, nel corso degli ultimi quattro anni, l'ente ha progressivamente accantonato quasi tutto l'avanzo di amministrazione (che ha raggiunto la somma di circa 52 milioni di euro) proprio per il fondo contenziosi (circa 46 milioni di euro). Al riguardo, peraltro, l'esito della recente sentenza del tribunale di Roma sull'azione promossa dalla società Fincosit, che - ha ricordato il presidente dell'AdSP - ha praticamente azzerato la pretesa risarcitoria di quest'ultima società, fa ben sperare e apre a scenari più ottimistici per il futuro».
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- «È evidente comunque - ha proseguito di Majo - che di fronte all'alea dei contenziosi che pesa ancora sul bilancio dell'ente per una somma ingente pari a circa 300 milioni di euro (sebbene si sia ridotto l'ammontare complessivo a seguito della citata recente sentenza del tribunale), uno svincolo, seppur minimo, del fondo contenziosi richiedeva una generale condivisione da parte dell'Organismo e dei membri del Comitato in relazione alla straordinarietà e drammaticità, sotto tutti i profili, del momento storico che stiamo vivendo. Auspico pertanto - ha concluso di Majo - che le risorse del fondo di cui all'art.199 del Decreto Rilancio possano essere al più presto assegnate a questa AdSP che più di tutte ha subito pregiudizi dal crollo del settore crocieristico e in parte dei passeggeri, in modo da consentire di raggiungere l'auspicato equilibrio di bilancio».
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