- Al porto di Ancona è stato attivato il progetto “TinS - Trasferimento in sicurezza” per la digitalizzazione delle procedure doganali realizzato dall'Agenzia delle Dogane e dall'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale al fine del controllo digitale e del tracciamento dei mezzi in sbarco e in imbarco sui traghetti e, in prospettiva, dei container all'interno dello scalo dorico.
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- Il progetto, cofinanziato dall'Unione Europea con il progetto Smart-C e condiviso da ADM, AdSP e Guardia di Finanza, è iniziato in via sperimentale a giugno 2018 ed ha permesso di spostare tutti i mezzi pesanti, che sostavano nel Porto Antico di Ancona per espletare le pratiche doganali, in un'area doganale esterna al porto: il terminal intermodale Scalo Marotti, spazio acquistato dall'AdSP da RFI che lo intendeva dismettere. L'ente portuale ha reso noto che la sperimentazione ha già permesso di ridurre la percorrenza dei mezzi pesanti all'interno del porto con un risparmio annuo stimato in circa 60mila chilometri complessivi, con la conseguente diminuzione delle emissioni a ridosso della città.
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- Grazie al sistema di intelligenza artificiale, acquisito dall'AdSP e messo a disposizione di ADM, Guardia di Finanza e operatori dello scalo, i mezzi in imbarco e sbarco vengono seguiti in tempo reale in ogni loro spostamento durante l'intero percorso che li conduce allo scalo Marotti alle aree di imbarco e viceversa. Ogni anomalia viene segnalata automaticamente senza la necessità di un controllo diretto e continuo da parte del personale.
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- «Sono più di due anni - ha ricordato il presidente dell'AdSP dell'Adriatico Centrale, Rodolfo Giampieri - che lavoriamo su digitalizzazione e introduzione dell'innovazione tecnologica per migliorare i servizi all'utenza e la competitività dello scalo, concetti oggi molto di moda. Non a caso siamo il primo porto italiano ad introdurre queste soluzioni tecnologiche per la gestione del traffico traghetti internazionale. Un risultato reso possibile dalla preziosa collaborazione fra istituzioni, concretizzata dal partenariato con ADM e Comando provinciale della Guardia di Finanza, un progetto che razionalizza e migliora la gestione del traffico mezzi di un porto internazionale come è quello di Ancona. Un altro tassello che compone il più ampio lavoro di trasformazione dello scalo che punta nettamente su innovazione e sostenibilità come fattori di competitività per nuovo lavoro per le imprese e nuova occupazione qualificata. Il progetto inoltre ha l'importante valore aggiunto di contribuire sensibilmente a ridurre le emissioni del traffico portuale, un altro elemento che consente di apprezzare il valore di queste scelte».
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- L'assessore al Porto del Comune di Ancona, Ida Simonella, ha sottolineato che il progetto è «uno strumento di competitività del porto ma è anche la sintesi di un percorso che va dal recupero del Porto Antico all'esigenza di spostare la sosta dei mezzi pesanti dal molo Rizzo allo scalo Marotti, alla possibilità di ridurre il transito di tir dentro al porto. Un modo di tenere insieme le esigenze dell'economia con quelle della sostenibilità che esprime una comunità».
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