- L'International Transport Forum (ITF) presso l'OCSE ha lanciato oggi il “Transport NDC Tracker”, un nuovo indicatore per monitorare come il settore dei trasporti venga preso in considerazione nell'ambito degli impegni per la decarbonizzazione assunti dalle nazioni che hanno aderito all'Accordo sul clima di Parigi. L'indicatore valuta se i Nationally Determined Contributions (NDC), i contributi nazionali volontari previsti nell'ambito dei piani per la decarbonizzazione che queste nazioni hanno presentato ai sensi dell'Accordo, menzionano il trasporto nei piani nazionali, se in questi sono incluse misure di decarbonizzazione dei trasporti e, infine, se i piani nazionali fissano obiettivi di riduzione della CO2 prodotta dai trasporti. Il nuovo indicatore per tenere conto delle nuove informazioni relative alle NDC trasmesse dalle nazioni alla Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC), come stabilito dall'Accordo di Parigi.
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- I firmatari dell'Accordo sul clima di Parigi sono tenuti a presentare nuovi NDC ogni cinque anni. I primi sono stati presentati nel 2015 e i secondi, a causa del ritardo dovuto alla pandemia di Covid-19, lo saranno in occasione della ventiseiesima conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici che si terrà tra il 31 ottobre e il 12 novembre prossimi a Glasgow.
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- La prima rilevazione effettuata dall'ITF sulla base dei dati disponibili a lunedì scorso mostra che il 94% delle 191 nazioni parte dell'Accordo fa riferimento in qualche modo al settore dei trasporti nei propri NDC, che il 77% delle nazioni ha incluso nei propri NDC misure che riguardano i trasporti e che il 14% delle nazioni ha fissato obiettivi concreti per la riduzione della CO2 generata dai trasporti.
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- Annunciando la creazione del nuovo indicatore, l'ITF ha evidenziato che il cambiamento climatico non può essere arrestato senza provvedere alla decarbonizzazione dei trasporti, settore che dipende per oltre il 90% dai combustibili fossili ed è responsabile di circa un quarto delle emissioni globali di CO2 legate all'energia. L'ITF, inoltre, ha sottolineato che, a differenza di altri settori, le emissioni di anidride carbonica prodotte dai trasporti continuano ad aumentare.
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