Il governo elvetico intende potenziare ulteriormente il trasferimento del traffico delle merci dalla strada alla ferrovia e a tal fine ha deciso alcune misure, tra cui un adeguamento della tassa sul traffico pesante commisurata alle prestazioni (TTPCP). Ricordando che questa tassa, basata sulle norme Euro sui gas di scarico al fine di ridurre gli inquinanti atmosferici, ha contribuito al progressivo ammodernamento del parco veicoli pesanti, il Consiglio federale svizzero ha annunciato che intende riorientare gradualmente l'imposta in funzione delle emissioni di CO2 dei camion, con conseguenti benefici per la protezione del clima.-
- Inoltre si prevede di chiarire entro quale limite esonerare dalla TTPCP i veicoli dotati di sistemi di propulsione alternativi (elettrico, idrogeno) in quanto, per la conversione del parco veicoli, il settore dei trasporti necessita di certezza nella pianificazione. Al Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni (DATEC) sarà assegnato il compito di presentare entro metà 2023 un progetto da porre in consultazione in merito al riorientamento della tassa.
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- Tra le altre misure decise, il Consiglio federale proporrà di prorogare sino al 2028, con un versamento annuo di 20 milioni di franchi svizzeri circa, il sostegno finanziario all'autostrada viaggiante (Rola) che consente il trasporto su rotaia di interi camion attraverso la Svizzera, sostegno la cui scadenza è attualmente fissata a fine 2023. Il Consiglio federale ha spiegato che fino al 2028 si potrà continuare ad utilizzare l'attuale materiale rotabile senza necessità di grandi investimenti e si potranno potenziare le offerte nel traffico combinato non accompagnato, mentre a fine 2028 l'offerta Rola verrebbe cancellata definitivamente.
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- Fra le altre iniziative per sfruttare l'ulteriore potenziale di trasferimento disponibile lungo il corridoio ferroviario nord-sud, si prevede che lungo le tratte di accesso ad Alptransit siano create sufficienti capacità di deviazione in caso di cantieri, con possibilità di transito conformi alle esigenze attuali in fatto di lunghezza e peso dei treni. Ciò favorirebbe un migliore sfruttamento del potenziale dell'asse infrastrutturale Alptransit attraverso gli assi transalpini del Gottardo e del Lötschberg che attualmente è ostacolato dalla presenza di cantieri e da un'insufficiente armonizzazione delle tracce a livello internazionale.
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- Illustrando queste proposte, il Consiglio federale ha evidenziato che se negli ultimi due anni il trasferimento del traffico merci transalpino dalla strada alla rotaia ha fatto registrare ulteriori progressi e la rotaia ha raggiunto la quota più elevata da 25 anni a questa parte, mentre i transiti di camion sono diminuiti a circa 900mila l'anno, tuttavia non è stato nuovamente raggiunto l'obiettivo di trasferimento di 650mila transiti. Da qui la decisione di adottare nuove misure.
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