- Il Consiglio Trasporti, telecomunicazioni e energia (TTE) dell'Unione Europea, riunitosi ieri, ha ritenuto che, data la sua complessità, debba essere ulteriormente approfondita la proposta di regolamento FuelEU Maritime volta a promuovere l'uso di combustibili rinnovabili e a basse emissioni di carbonio nel trasporto marittimo, al fine di poterla esaminare adeguatamente. In particolare, alcuni ministri europei dei Trasporti hanno evidenziato, oltre che la complessità della proposta, anche il suo stretto legame con altre iniziative previste dal piano “Fit for 55”: in particolare, la direttiva sulle energie rinnovabili, il sistema di scambio di quote di emissione dell'UE e le norme a sostegno della realizzazione di infrastrutture per i combustibili alternativi. Inoltre è stata espressa preoccupazione circa gli aspetti della governance, tra cui quelli relativi all'imposizione di sanzioni e il loro utilizzo e il ruolo delle autorità pubbliche nell'applicazione del regolamento.
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- Alcuni ministri hanno sottolineato anche l'importanza di un approccio globale al tema delle emissioni del trasporto marittimo, e come tale da affrontare nell'ambito dell'International Maritime Organization (IMO), ed hanno manifestato preoccupazione per i possibili effetti della rilocalizzazione delle emissioni di carbonio e del trasferimento al di fuori dell'UE di rotte marittime causato dall'imposizione alle navi di ridurre l'intensità di gas serra e dagli obblighi imposti ai porti europei.
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- In merito al progetto di regolamento AFIR sulla realizzazione di un'infrastruttura per i combustibili alternativi, nel corso del Consiglio dell'UE è stato espresso ampio sostegno agli obiettivi e all'approccio della proposta, ma diversi ministri hanno sottolineato che la sua portata non è adattabile a tutte le realtà nazionali e che sarebbe pertanto utile introdurre la flessibilità necessaria a tenere conto delle specificità nazionali.
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