- Le rappresentanze di Confcommercio di Parma, La Spezia e Massa Carrara/Lucca hanno evidenziato la necessità di velocizzare tutte le progettualità che sono state messe in cantiere in questi anni per valorizzare l'asse viabilistico e ferroviario (di merci e di persone) che collega il Brennero con il Mar Tirreno. «La sfida economica per i nostri territori nei prossimi anni - ha spiegato Vittorio Dall'Aglio, presidente di Ascom Confcommercio Parma - dipenderà dalla capacità di realizzare infrastrutture stradali e ferroviarie adeguate a far transitare merci e persone con modalità e tempi adatti alle richieste del mercato globale, cosa che in questo momento non avviene. Occorre definire e programmare la conclusione del collegamento tra la A22 e la A15: attualmente infatti il progetto pur essendo ricompreso nel PRIT (Piano Regionale Integrato dei Trasporti) della Regione Emilia Romagna necessita di avere una programmazione chiara che vada oltre al semplice collegamento con la Cispadana al fine di non creare situazioni di stress viabilistico.”
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- «Preoccupa inoltre - ha proseguito Dall'Aglio - l'attuale situazione dell'autostrada della Cisa che vede al momento 15 km di lavori in direzione La Spezia e poco meno in direzione Parma. I lavori per la creazione di una nuova interconnessione fra la A15 e la A12 a Santo Stefano Magra, iniziati nel 2020, non sono ancora stati completati anzi, il termine ne è stato previsto solo nel 2023. Quelli che possono sembrare semplici disagi causati da un restringimento di carreggiata o dalla chiusura di una corsia di emergenza si traducono poi in code chilometriche dovute ai sempre maggiori flussi merci, dal pendolarismo lavorativo e vacanziero che da sempre caratterizza questo bacino e dalla tortuosità della strada. A questo si devono inoltre aggiungere cantieri e deviazioni che rendono attualmente l'attraversamento della Liguria una vera impresa. In queste condizioni la competitività turistica delle destinazioni situate sull'asse A15/A12 (penso al nostro appennino parmense, alle Cinque Terre o ancora alla riviera Toscana) è di fatto già adesso fortemente penalizzata in prospettiva della prossima estate con danni stimati intorno ai 500 milioni di euro per le sole province di la Spezia e Massa Carrara».
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- Ricordando che «l'asse Parma-La Spezia è l'unica cerniera di collegamento tra i territori del Centro Alto Tirreno e l'area mediana della Pianura Padana con accesso ai mercati del centro e del nord Europa», Leonardo Lanzi, presidente di Fai Emilia, ha rilevato che «in questo contesto è necessario velocizzare e potenziare il progetto della linea ferroviaria, che diventa strategico per una completa realizzazione di una ZLS (Zona Logistica Semplificata) che colleghi il Tirreno alla provincia di Parma. Infatti, seppur sia stato finanziato il raddoppio del tratto Parma-Vicofertile - ha ricordato Lanzi - per la restante parte (comprendente la nuova galleria di valico) manca ancora la progettazione definitiva, circostanza che ha impedito il suo inserimento nel Recovery Plan europeo. Proprio una nuova galleria di valico costituisce inoltre la pre-condizione per rendere la Parma-La Spezia adatta ai transiti dei treni merci secondo i moderni standard europei. L'assoluta urgenza di questa opera viene ulteriormente rafforzata dall'avvenuto ammodernamento dell'interconnessione ferroviaria fra i porti di Carrara e La Spezia».
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- «La crescita esponenziale dell'e-commerce, la pandemia e ora la guerra - ha rilevato il presidente di Federlogistica, Luigi Merlo - hanno rivoluzionato e stanno rivoluzionando i sistemi industriali e logistici a livello globale. L'Italia seppure in ritardo si sta accorgendo del ruolo fondamentale della logistica . Moltissime aziende produttive stanno riconsiderando le scelte di ricollocazione degli impianti produttivi e il fenomeno del reshoring è una grande opportunità per l'Italia . Le ZLS se adeguatamente realizzate , soprattutto se connesse con un efficiente sistema portuale avranno una grande opportunità. Per questo oggi più che mai completare il corridoio Tibre nelle sua articolazioni è fondamentale».
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- «L'asse infrastrutturale “Pontremolese” - ha aggiunto Stefano Messina, vice presidente di Conftrasporto e presidente di Assarmatori - rappresenta il naturale collegamento dei territori ricompresi nel sistema logistico di riferimento del porto di La Spezia, che dal retroporto di Santo Stefano di Magra si estendono lungo la direttrice verso Parma. Parliamo di uno scalo gateway che movimenta circa 1,4 milioni di teus all'anno, con la Pianura Padana come mercato di riferimento, dove si trovano attività manifatturiere e di distribuzione che rappresentano circa il 79% della produzione industriale del Paese, da cui origina il 70% del volume nazionale di import ed export. Dati che ci confermano quanto sia importante questa direttrice, inserita nelle opere strategiche del Recovery Plan e in precedenza nel programma Italia Veloce. In questo contesto, e in vista dell'istituzione della Zona Logistica Semplificata, occorre arrivare ad un'adeguata infrastrutturazione per facilitare e implementare il trasporto della merce containerizzata dai porti dell'Alto Tirreno sino ai bacini di riferimento, con particolare attenzione all'interconnessione ferroviaria, anche alla luce della vocazione in tal senso dello scalo spezzino, nel 2021 secondo solo a Trieste per quanto riguarda la rail ratio, ovvero la quota di merce movimentata su ferro. Bisogna quindi ragionare in un'ottica multimodale, con l'obiettivo di migliorare l'accessibilità complessiva al sistema di trasporto nazionale e di offrire una struttura di reti e servizi integrati».
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