- Transport & Environment (T&E), l'associazione di organizzazioni non governative con sede a Bruxelles che ha l'obiettivo di promuovere il trasporto sostenibile in Europa, ha accolto con poco favore l'approvazione odierna da parte dei ministri dell'Ambiente dell'UE27 della posizione negoziale del Consiglio dell'UE sul pacchetto climatico europeo “Fit for 55”. Un tiepido, se non freddo favore quello riservato da T&E alla notizia dell'esito della riunione dei ministri europei motivato dal fatto che l'associazione, se è soddisfatta del progetto per la creazione del mercato europeo del carbonio, non è affatto contenta delle esenzioni di cui, secondo T&E, gode, in particolare, il settore del trasporto aereo, ma anche quello del trasporto marittimo.
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- «Accogliamo con favore - ha chiarito Carlos Calvo Ambel, direttore senior di T&E - la decisione degli Stati membri di dare il via libera al primo mercato del carbonio in assoluto relativo al trasporto marittimo internazionale. Ma l'esito della riunione del Consiglio rappresenta un passo indietro per il trasporto aereo europeo, continuando ad esentare enormi quantità di emissioni di questo settore. La presidenza francese - ha accusato - non è riuscita ad affrontare il problema climatico dell'aviazione».
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- L'insoddisfazione di T&E è rivolta, in particolare, al rifiuto dei ministri dell'Ambiente dell'Unione Europea di includere i voli aerei al di fuori dello Spazio Economico Europeo nel mercato del carbonio, come proposto alcune settimane fa dal Parlamento europeo. Transport & Environment ha denunciato che, a causa di ciò, più del 60% dell'inquinamento prodotto dal trasporto aereo mancherà di un'efficace tariffazione del carboniio.
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- Per quanto riguarda il trasporto marittimo, se T&E è soddisfatta dell'approvazione da parte dei ministri dell'Ambiente della proposta della Commissione Europea di includere lo shipping internazionale nel sistema EU ETS di scambio delle quote di emissione dell'UE, è tuttavia frustrata per l'introduzione di esenzioni che ad avviso dell'associazione non sarebbero necessarie e che potrebbero minare l'efficacia del mercato del carbonio e creare disparità di condizioni di concorrenza nel mercato. Nello specifico, a Transport & Environment : «le esenzioni per i traghetti per le isole con meno di 200mila abitanti - ha rilevato l'associazione - non faranno altro che aumentare l'inquinamento atmosferico di quelle isole e ridurranno l'incentivazione a rendere quelle navi più verdi».
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- Inoltre T&E ha sottolineato che, «sebbene gli Stati membri abbiano deciso di iniziare a monitorare il metano e gli ossidi di azoto prodotti dalle navi, che sono due gas che contribuiscono notevolmente al riscaldamento del clima, questi non verrebbero automaticamente inclusi nel mercato del carbonio». L'associazione ha invece valutato positivamente il fatto «che i ministri abbiano deciso di iniziare il monitoraggio delle emissioni di alcune navi mercantili più piccole. I prossimi negoziati con il Parlamento europeo - ha osservato T&E - saranno l'occasione per estendere questa copertura a tute le navi tra 400 e 5.000 tonnellate di stazza lorda».
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