Stefano Visintin è stato confermato alla presidenza di ASPT-ASTRA F.V.G., l'associazione regionale che raggruppa spedizionieri, terminalisti, vettori ferroviari e MTO operanti nel sistema logistico del Friuli Venezia Giulia A Visintin, che è anche presidente di Confetra F.V.G., nei giorni scorsi l'assemblea ha espresso unanime apprezzamento per il lavoro svolto negli ultimi due mandati ed il pieno sostegno da parte delle imprese associate anche per il futuro
Delineando le linee programmatiche per i prossimi tre anni, Visintin, riferendosi al porto di Trieste ha evidenziato che la piena attuazione del regime di porto franco internazionale (non già zona franca europea) resta uno dei tasselli da mettere al suo posto, soprattutto per le lavorazioni industriali delle merci. Molto - ha rilevato - è stato fatto in questi ultimi anni: dal decreto sulla gestione del regime atteso da 25 anni e varato nel 2017, all'acquisizione di spazi idonei da parte dell'Interporto di Trieste, per arrivare allo spostamento del regime di punto franco nell'area Freeste. «Ora - ha aggiunto Visintin - siamo al banco di prova. La nostra attenzione su questo tema è massima. Vogliamo dare valore aggiunto ai traffici in Italia, consentendo il maggior risvolto occupazionale possibile per la città e la Regione. Confidiamo che anche a Roma venga pienamente compreso il potenziale per l'economia nazionale».
Nella propria relazione morale il presidente dell'associazione ha poi ricordato che l'implementazione del Port Community System di Trieste con il modulo dei preavvisi di arrivo stradale abbia dimostrato come un sistema informatico a controllo e gestione pubblica possa essere efficiente e snello, oltre a garantire la dovuta terzietà nel trattare dati commerciali molto sensibili, se tutte le componenti della comunità portuale lavorano in piena sinergia con l'Autorità di Sistema Portuale. Dall'altro - ha osservato - è necessario accelerare per introdurre gli e-CMR ed e-FTI, dal momento che la digitalizzazione dei documenti doganali promossa dall'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli non trova al momento corrispondenza con la digitalizzazione dei documenti di trasporto. «Noi spedizionieri - ha specificato - vogliamo offrire alla nostra clientela questi strumenti prima possibile e non scansionare più documenti cartacei».