In considerazione dei negoziati di trilogo in corso tra il Parlamento , Consiglio e Commissione dell'Unione Europea per raggiungere un accordo sul regolamento FuelEU Maritime volto a promuovere l'utilizzo di combustibili sostenibili nel trasporto marittimo e nei porti europei, quarantasette associazioni e imprese hanno inviato una lettera ai principali responsabili delle istituzioni dell'UE nella quale, evidenziando come il regolamento sarà essenziale per indirizzare il futuro sviluppo dell'industria marittima europea, sottolineano la necessità di definire nell'ambito del regolamento incentivi e un livello di ambizione sufficienti al fine di conseguire l'obiettivo di decarbonizzare lo shipping. In particolare, i firmatari della missiva chiedono di introdurre da subito limiti più rigorosi dell'intensità delle emissioni di gas ad effetto serra e di promuovere l'uso di combustibili verdi attraverso un moltiplicatore. Secondo le associazioni e le imprese, infatti, è necessario che il regolamento dia un chiaro segnale circa la domanda in termini di una sottoquota: «mantenere - è la richiesta dei firmatari - la sottoquota obbligatoria del 2% per i combustibili rinnovabili di origine non biologica (RFNBO): una specifica sottoquota obbligatoria circa la domanda e l'offerta in ambito marittimo - spiegano nella lettera - è indispensabile per dare ai produttori di e-fuel e alle compagnie di navigazione certezze circa gli investimenti e la pianificazione e per ottenere una rapida crescita del mercato degli e-fuel». Tale misura - secondo i firmatari - avrebbe l'effetto di stimolare la produzione di RFNBO e, quindi, di poter disporre di questi combustibili ad un prezzo ragionevole. Inoltre, secondo le associazioni e le imprese, sarebbe essenziale «applicare la sottoquota a tutte le compagnie di navigazione: un'esenzione per le piccole compagnie e le filiali - ad avviso dei firmatari della lettera - è controproducente. Le compagnie di navigazione, grandi e piccole devono andare nella medesima direzione senza esenzioni. Il sistema di pooling - rilevano a tal proposito - è un meccanismo ben collaudato per aiutare le piccole compagnie a conformarsi, ma dovrebbe essere semplificato e reso più flessibile e di più facile accesso per qualsiasi compagnia, ad esempio basandosi sulla banca dati elettronica di conformità della FuelEU». I firmatari chiedono anche di «premiare gli investimenti in navi ad emissioni nette pari a zero: sosteniamo - chiariscono nella lettera - la proposta del Parlamento di consentire alle compagnie che possiedono navi al di fuori dell'ambito di applicazione del regolamento di accumulare il proprio surplus di conformità, su base volontaria, se completamente alimentate da energia rinnovabile, inclusa la propulsione eolica. Ciò - sostengono i firmatari - aumenterebbe gli investimenti in piccole navi di stazza lorda inferiore a 5.000 tonnellate, ad esempio navi appoggio per l'offshore e altre navi, assicurandosi che queste non vengano lasciate indietro nello sforzo dell'UE di decarbonizzare il trasporto marittimo». Infine i firmatari esortano a «sostenere finanziariamente i combustibili e la transizione tecnologica: «analogamente all'utilizzo dei ricavi derivanti dall'inclusione dello shipping nell'ETS dell'UE (il sistema di scambio di quote di emissione dell'Unione Europea, ndr) - precisano - gli introiti derivanti dalle sanzioni per la non conformità nell'ambito della FuelEU Maritime dovrebbero essere destinati alla decarbonizzazione del settore dello shipping». La lettera è stata sottoscritta, per le associazioni, da Danish Shipping, Brintbranchen, eFuel Alliance, Global Alliance Powerfuels, Hydrogen Europe, Maritime Plattform, Methanol Institute, MEW Mittelständische Energiewirtschaft Deutschland e.V., Renewable Hydrogen Coalition, SEA Europe, Vätgas Sverige, WaterstofNet e 2030-sekretariatet e, per le imprese, da Alba Emission Free Energy S.A., Alcogroup SA, Amon Maritime, Amon Offshore, AustriaEnergy, Azane Fuel Solutions, Blue World Technologies, Copenhagen Infrastructure Partners, DFDS, Elyse Energy, Energy Observer, Europe Technologies CIAM, Helion Hydrogen Power by Alstom, HIF, HØST PtX Esbjerg, Hycamite, Hydrogenious LOHC Technologies, Hy24, Ineratec e Inf.
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