Zagreb Deep Sea Container Terminal (Rijeka Gateway), il nuovo terminal per contenitori del porto di Rijeka, sarà completato entro un anno e mezzo, scadenza che è stata resa nota ieri in occasione di una visita al cantiere del primo ministro croato Andrej Plenkovic e della premier danese Mette Frederiksen. Quest'ultima, nell'ambito di un viaggio in Albania e Croazia per discutere di diversi temi riguardanti la sicurezza e la stabilità nei Balcani occidentali e in Europa tra cui i flussi migratori che attraversano la regione e la guerra in Ucraina, si è recata
in visita al porto croato dove il gruppo armatoriale danese A.P. Møller-Mærsk, attraverso la propria filiale terminalista APM Terminals e in consorzio con la croata ENNA Logic, si è aggiudicato la concessione del nuovo container terminal
( del
5 luglio e
5 novembre 2021).
La costruzione del terminal portuale croato è stata finanziata dalla Banca Mondiale con un prestito di oltre 100 milioni di dollari. In occasione della visita di ieri il ministro del Mare, dei trasporti e delle infrastrutture di Zagabria, Oleg Butkovic, ha specificato che gli investimenti previsti da parte di Maersk ed ENNA ammonteranno a 480 milioni di euro entro il 2026 e ha evidenziato che il nuovo terminal, nel quale saranno occupati oltre 300 addetti, creerà più di 1.100 posti di lavoro diretti in Croazia. Inoltre il ministro ha sottolineato che, grazie alla digitalizzazione delle procedure doganali, si prevede che lo sdoganamento dei container in Croazia genererà entrate fiscali pari a 180 milioni di euro nel 2026 che saliranno sino a 340 milioni di euro nel 2030.
In occasione della visita, il ministro Butkovic ha ricordato che è allo studio un ulteriore potenziamento della capacità di traffico dei container del porto di Rijeka con la realizzazione di un terzo container terminal sull'isola di Veglia (Krk) che potrebbe movimentare 3,5 milioni di teu all'anno che si aggiungerebbero agli oltre un milione di teu di capacità del nuovo Rijeka Gateway, terminal di APM/ENNA che, disponendo di una profondità dei fondali di circa -20 metri, sarà in grado di accogliere le più grandi navi portacontenitori in servizio. Il progetto per la realizzazione di un terzo terminal per contenitori è stato rilanciato ripetutamente negli ultimi anni soprattutto in occasione delle trattative commerciali tra Croazia e Cina, ipotizzando investimenti, in particolare del gruppo armatoriale cinese COSCO, per la realizzazione di nuove infrastrutture in Croazia tra cui il nuovo terminal portuale.