Le associazioni armatoriali BIMCO, World Shipping Council (WSC)
ed ECSA e il sindacato europei dei lavoratori dei trasporti ETF
hanno esortato le nazioni a collaborare e ad assumere iniziative per
porre fine agli attacchi contro le navi e i loro equipaggi che si
susseguono nella regione Mar Rosso e che mettono a rischio gli
scambi commerciali internazionali. Attacchi che sono proseguiti
anche oggi con l'utilizzo di droni che - ha reso noto il portavoce
delle Forze armate yemenite, Yahya Sare'e - sono stati diretti
contro la chimichiera
Swan Atlantic e contro la
portacontainer
MSC Clara. La prima unità fa parte
della flotta della danese Uni-Tankers e la seconda della flotta
dell'elvetica Mediterranean Shipping Company. Inoltre altri attacchi
si sono verificati nelle stesse ultime ore, come quello annunciato
dall'United Kingdom Maritime Trade Operations (UKMTO) della
britannica Royal Navy che ha reso noto la minaccia portata a una
nave nei pressi di Djibouti che è stata avvicinata da cinque
piccole imbarcazioni con a bordo uomini armati, tentativo di attacco
che è stato sventato da forze navali della coalizione
occidentale presenti nell'area. Un'altra imbarcazione con uomini
armati si è avvicinata ad una nave nei pressi del porto
yemenita di Mokha e una nave militare ha sventato l'assalto sparando
colpi di avvertimento.
Alla decisione di evitare il passaggio delle proprie navi nel
Mar Rosso e nel canale di Suez comunicata nel fine settima dalle
principali compagnie di navigazione containerizzate europee sono
seguite in queste ultime ore analoghe comunicazioni da parte di
diverse compagnie che operano in altri segmenti del trasporto
marittimo e l'escalation della crisi ha indotto le associazioni
armatoriali internazionali a lanciare il loro appello.
Il BIMCO, in particolare, ha invitato gli Stati a neutralizzare
la minaccia costituita dagli attacchi provenienti dall'area sotto il
controllo dei miliziani Houthi, allineati con l'Iran, se necessario
utilizzando mezzi militari entro i confini del diritto
internazionale. «Il BIMCO - ha affermato il segretario
generale e CEO dell'associazione, David Loosley - sollecita con
forza un impegno congiunto da parte delle nazioni per proteggere il
trasporto marittimo internazionale. I marittimi non dovrebbero
rischiare la vita mentre svolgono il loro lavoro e assicurano gli
approvvigionamenti a tutto il mondo». L'associazione ha
ricordato che circa il 12% del commercio mondiale passa per il
canale di Suez, attraverso cui transita il 30% di tutto il traffico
globale di container e che rappresenta un valore di oltre mille
miliardi di dollari di merci all'anno. «Questi attacchi
illegali - ha denunciato Loosley - rappresentano una grave
violazione della libertà di navigazione sancita dalla
Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare (UNCLOS) e mina
l'ordine internazionale basato su regole da cui la navigazione
internazionale dipende così tanto».
Profondo allarme e preoccupazione per la crescente crisi della
sicurezza che si sta verificando nella regione del Mar Rosso sono
stati espressi dal World Shipping Council, l'associazione che
rappresenta le principali compagnie di navigazione containerizzate
mondiali, che ha evidenziato come il diritto alla libertà di
navigazione costituisca un diritto fondamentale e debba essere
salvaguardato. Invitando urgentemente la comunità globale ad
intraprendere azioni decisive per proteggere i marittimi e la
libertà di navigazione, il WSC ha sottolineato che è
giunto il momento di un impegno internazionale risoluto.
Anche l'European Community Shipowners' Associations (ECSA) e
l'European Transport Workers' Federation (ETF) hanno manifestato
profonda preoccupazione per la recente ondata di attacchi contro
navi mercantili nella zona del Mar Rosso e nel Golfo di Aden che
pone a rischio la vita e la sicurezza dei marittimi. L'ECSA ha
ricordato che il trasporto marittimo è essenziale per la
sicurezza europea e che la protezione delle principali rotte
marittime e del principio internazionale della libertà di
navigazione è essenziale per garantire la sicurezza del
continente. «L'ECSA - ha dichiarato il segretario generale
dell'associazione, Sotiris Raptis - sostiene con forza il
rafforzamento delle strutture protettive per la sicurezza delle navi
mercantili che transitano attraverso l'area. Queste misure sono
cruciali per garantire la sicurezza e il benessere dei nostri
marittimi e per rafforzare la sicurezza di rotte commerciali vitali.
Incoraggiamo e sosteniamo inoltre tutti gli sforzi coordinati, anche
diplomatici, che contribuiscano al mantenimento della libertà
di navigazione». «Le misure volte a garantire la
sicurezza e il benessere dei marittimi - ha aggiunto Livia Spera,
segretaria generale dell'ETF - sono fondamentali e necessarie per
migliorare la sicurezza delle rotte commerciali vitali. I marittimi
sono lavoratori chiave che mantengono in movimento le catene di
approvvigionamento e meritano protezione».