Rispondere alla carenza di camionisti consentendo ai diciottenni
di guidare un veicolo pesante o un autobus? Non è affatto una
buona idea. Lo sostiene l'European Transport Safety Council (ETSC),
l'organizzazione non-profit la cui missione è individuare e
promuovere misure per la riduzione del numero di morti e di feriti
nel settore dei trasporti in Europa. La proposta di concedere ai
diciottenni la possibilità di guidare mezzi pesanti è
inclusa in un progetto di regolamento sulle patenti di guida dell'UE
che è stato approvato in prima lettura la scorsa settimana
dal Parlamento europeo con 339 voti favorevoli, 240 contrari e 37
astensioni. Il progetto prevede di consentire ai diciottenni di
guidare un camion o un autobus con un massimo di 16 passeggeri, a
condizione che siano in possesso di un certificato di idoneità
professionale, e di permettere ai diciassettenni di guidare questi
veicoli se accompagnati da un conducente esperto.
Evidenziando che sinora l'età minima raccomandata per
guidare questi veicoli è di 21 anni, anche se diverse nazioni
consentono ai diciottenni di guidare veicoli pesanti a determinate
condizioni, l'ETSC ha sottolineato che una ricerca condotta dalla
GDV, l'associazione tedesca delle compagnie di assicurazione, ha
mostrato che gli autisti di mezzi pesanti di età compresa fra
18 e 20 anni hanno causato una percentuale assai più elevata
di collisioni con lesioni personali rispetto ai conducenti di età
superiore. L'ETSC ha rilevato, inoltre, che il Parlamento europeo ha
sostenuto anche la proposta di consentire ai sedicenni di guidare
auto, compresi i grandi SUV, a condizione che i veicoli siano dotati
di limitatore di velocità, mentre la stessa valutazione
d'impatto della Commissione Europea relativa alla proposta di
regolamento afferma che tale misura «potrebbe comportare un
ulteriore rischio per la sicurezza stradale, in particolare per gli
utenti delle strade vulnerabili».
«Avere migliaia di adolescenti in più alla guida di
camion e automobili - ha denunciato il direttore generale dell'ETSC,
Antonio Avenoso - è un affronto a tutto ciò che
sappiamo sui rischi per la sicurezza stradale. Se abbiamo bisogno di
più camionisti - ha osservato Avenoso - la risposta è
migliorare notevolmente le condizioni di lavoro nel settore, non
reclutare i bambini in età scolare per questa mansione. Se
l'Europa crede nella mobilità sostenibile - ha aggiunto il
direttore generale dell'ETSC - allora permettere ai genitori più
rischi di acquistare automobili appositamente adattate per i propri
figli è ingiusto, dannoso e pericoloso. Dovremmo incoraggiare
i giovani a viaggiare a piedi, in bicicletta e utilizzando i
trasporti pubblici, senza porre a rischio la vita dei loro coetanei
nei SUV».