L'agenzia federale statunitense Federal Maritime Commission, che
è incaricata di regolare il sistema del trasporto marittimo
internazionale americano, ha reso noto ieri di aver incluso la
sudcoreana HMM nella lista dei “controlled carriers”,
ovvero dei vettori marittimi oceanici che operano traffici
commerciali tra gli USA e l'estero e che sono, o le cui attività
operative sono, direttamente o indirettamente controllati da governi
stranieri. Prima dell'inclusione della compagnia sudcoreana, in
precedenza denominata Hyundai Merchant Marine, la lista dei
controlled carriers includeva solo le cinesi COSCO Shipping Lines,
Orient Overseas Container Line (OOCL), OOCL (Europe) Ltd. e Hede
(Hong Kong) International Shipping. Con l'ultima revisione della
lista, effettuata lo scorso febbraio, era stata inclusa la Hede e
depennata la COSCO Shipping Lines (Europe) GmbH in quanto non più
operativa sulle rotte di linea con gli Stati Uniti.
I vettori oceanici inclusi nella lista sono soggetti ad un
maggiore controllo da parte della commissione FMC. Tra le
disposizioni che la Federal Maritime Commission può imporre a
questi vettori controllati c'è il divieto dell'applicazione
di noli, tariffe, surcharge, regole e norme che il vettore non abbia
dimostrato di essere equi e ragionevoli. In particolare, tale potere
è volto ad impedire che compagnie di navigazione, le cui
decisioni possono essere influenzate da governi stranieri o che
possono accedere a capitali non di mercato, possano praticare
tariffe inferiori a quelle di mercato danneggiando i traffici e le
compagnie concorrenti.
Nonostante i ripetuti tentativi e vani di privatizzare la HMM,
il capitale della compagnia di navigazione sudcoreana è
tuttora controllato dalla governativa Korea Ocean Business
Corporation (KOBC), che è stata istituita nel 2018 per
sostenere la liquidità dei vettori marittimi nazionali e che
detiene il 28,68% del capitale della HMM, e dalla banca statale per
lo sviluppo Korea Development Bank (KDB), che ne possiede il 29,20%.