L'associazione dei porti europei ESPO e la federazione dei
terminalisti portuali privati europei FEPORT hanno chiesto di
introdurre nel testo di compromesso della revisione della direttiva
sulla tassazione dei prodotti energetici l'obbligo di introdurre a
livello UE un'esenzione fiscale per gli impianti di onshore power
supply installati sulle banchine dei porti per consentire alle navi
all'ormeggio di allacciarsi alla rete elettrica di terra e spegnere
i motori di bordo per abbattere le emissioni.
ESPO e FEPORT hanno espresso il timore che il rinnovo della
direttiva non promuova l'uso degli impianti OPS che - hanno
ricordato - sono identificati come una delle principali priorità
dal nuovo regolamento europeo AFIR che è entrato in vigore lo
scorso 13 aprile ed è volto a promuovere l'uso di
combustibili alternativi nel settore dei trasporti. Il regolamento
prevede che entro il 2030 le navi portacontenitori e passeggeri di
oltre 5.000 tonnellate di stazza lorda dovranno connettersi agli
impianti OPS mentre sostano all'ormeggio per almeno due ore nei
porti europei e che i porti europei che fanno parte della rete Core
e Comprehensive del network infrastrutturale TEN-T dovrebbero essere
attrezzati con impianti OPS in grado di servire ogni anno almeno il
90% degli scali di navi.
ESPO e FEPORT hanno sottolineato che questo è il momento
di passare dalle parole ai fatti sviluppando una politica che
promuova l'uso dell'onshore power supply. Le due organizzazioni
ritengono che l'introduzione di una specifica esenzione fiscale in
tutta l'Unione Europea sia un cardine essenziale di questa politica
e che sia indispensabile per incoraggiare le navi ad utilizzare
l'OPS non appena viene reso disponibile nei porti.
L'European Sea Ports Organisation e la Federation of European
Private Port Companies and Terminals hanno ricordato che la proposta
di revisione della direttiva sulla tassazione dei prodotti
energetici formulata dalla Commissione Europea nel 2021 offre agli
Stati membri la possibilità di concedere un'esenzione fiscale
totale o parziale all'elettricità fornita direttamente alle
navi ormeggiate nei porti ed hanno ricordato che attualmente gli
Stati membri devono chiedere alla Commissione UE l'autorizzazione ad
applicare tale esenzione che, se viene concessa, vale per sei anni.
ESPO e FEPORT hanno rilevato che se la proposta della Commissione
Europea rappresenta un timido passo nella giusta direzione in quanto
elimina la procedura di autorizzazione che deve essere attivata
dagli Stati membri, tuttavia non trasformare questa opzione in
un'esenzione obbligatoria e permanente a livello UE è
un'occasione persa per promuovere l'uso dell'OPS.
Inoltre ESPO e FEPORT hanno evidenziato che l'applicazione
dell'esenzione fiscale in tutta l'UE garantirebbe parità di
condizioni e invierebbe alle compagnie di navigazione un segnale
chiaro, rendendo l'uso dell'OPS più competitivo.