Quest'anno, come nei due anni precedenti, affrontare il
cambiamento climatico costituisce l'emergenza ambientale prioritaria
dei porti europei. Lo specifica il rapporto ambientale 2024
dell'European Sea Ports Organisation (ESPO), presentato oggi
nell'ambito del congresso GreenPort ospitato da Haropa Port a Le
Havre, che si basa sui dati raccolti da 83 porti europei in 21
nazioni. Se l'adattamento al cambiamento climatico è sempre
più importante, con il 64% dei porti che segnala sfide
operative legate al clima, in aumento rispetto al 47% del 2023, e
con il 73% dei porti che sta lavorando per migliorare la resilienza
delle infrastrutture esistenti e l'86% che sta integrando
l'adattamento climatico in nuovi progetti, le successive priorità
degli scali portuali europei in tema ambientale sono l'efficienza
energetica e la qualità dell'aria
ESPO ha evidenziato che l'ultimo rapporto ambientale rileva
anche diverse tendenze incoraggianti tra i suoi indicatori chiave,
riflettendo un forte impegno dei porti per la sostenibilità e
la governance ambientale. In particolare, un numero crescente di
porti sta ottenendo la certificazione secondo il Port Environmental
Review System (PERS), che è l'unico standard di gestione
ambientale specificamente progettato dai porti per i porti. Inoltre
l'Environmental Management Index (EMI), che aggrega gli indicatori
di gestione ambientale, ha raggiunto il suo valore più alto
fino ad oggi, salendo a 8,61 nel 2024, con un monitoraggio
ambientale che continua ad essere elevato e con la maggior parte dei
porti esaminati che implementano programmi incentrati principalmente
sull'efficienza energetica, sui rifiuti portuali e sulla qualità
dell'acqua.