La crisi nella regione dello Stretto di Bab el-Mandeb e nel Mar
Rosso meridionale, dove dalla fine dello scorso anno le navi in
transito sono oggetto di attacchi condotti dai ribelli Houthi con
droni, missili e imbarcazioni, ha determinato minori introiti nelle
casse statali dell'Egitto pari a circa sei miliardi di dollari a
causa della riduzione del traffico marittimo nel canale di Suez. Lo
ha reso noto venerdì il ministro egiziano agli Affari Esteri
e dell'Emigrazione, Badr Abdelatty, in occasione di un incontro con
il segretario generale dell'International Maritime Organization
(IMO), Arsenio Dominguez. È necessario specificare che gli
introiti dichiarati dall'Autorità del Canale di Suez generati
direttamente dalla riscossione dei diritti di transito delle navi
nel canale egiziano sono ammontati nei primi otto mesi del 2024 a
117,5 miliardi di sterline egiziane (2,4 miliardi di dollari), con
una diminuzione di 93 miliardi di sterline egiziane (1,9 miliardi di
dollari) rispetto al corrispondente periodo del 2023.
Nel corso della riunione il ministro ha espresso la
soddisfazione dell'Egitto per l'imminente inaugurazione ad
Alessandria dell'ufficio di rappresentanza regionale dell'IMO per i
Paesi arabi in Medio Oriente e Nord Africa, che dovrebbe aprire nei
prossimi mesi.
Intanto l'egiziana Egyptian Global Logistics (EGL) ha reso noto
di essere stata nominata agente marittimo della compagnia di
navigazione containerizzata cinese Vuxx Shipping alla quale nei mesi
scorsi la Reel Shipping di Dubai ha trasferito tutti i propri
servizi marittimi con la Russia. EGL ha annunciato che Vuxx Shipping
ha programmato scali al porto egiziano di El Dekheila dei due propri
servizi di linea settimanali che collegano la Cina con i porti russi
di Novorossijsk e San Pietroburgo.