In vista dell'insediamento in carica della nuova Commissione
Europea, che avverrà domenica, oggi l'associazione dei porti
europei ha presentato al nuovo esecutivo dell'UE quali sono i temi
prioritari da affrontare per il rafforzamento della competitività
degli scali portuali europei e quindi dell'economia dell'Unione.
Congratulandosi con i nuovi commissari e sottolineando di non vedere
l'ora di avviare una riflessione sulla strategia europea per i porti
con il nuovo commissario ai Trasporti e al turismo sostenibili,
Apostolos Tzitzikostas, l'European Sea Ports Organisation ha
ricordato che per svolgere il loro ruolo i porti europei dovranno
far fronte ad ingenti investimenti che un recente studio della
stessa ESPO ha quantificato in 80 miliardi di euro nei prossimi
dieci anni al netto degli investimenti privati.
Al fine di affrontare con successo questo impegno economico,
l'associazione dei porti europei ha esortato la nuova Commissione
Europea a mantenere in vigore ed anzi a rafforzare ulteriormente il
programma Connecting Europe Facility (CEF), che è
specificamente dedicato alle infrastrutture di trasporto dell'UE, e
ad adattarlo meglio alle esigenze dei porti e dei loro stakeholder.
«Questo strumento - ha spiegato ESPO - è l'unico modo
efficace per assicurare il completamento di una rete di trasporto
europea continua, all'avanguardia e ben funzionante che funga da
spina dorsale e da facilitatore del mercato interno europeo e delle
sue ambizioni. Inoltre - ha sottolineato l'associazione - una rete
di trasporto ben funzionante, che includa porti all'avanguardia, è
essenziale per rafforzare l'agenda della decarbonizzazione e della
resilienza dell'Europa e per migliorare la sua preparazione in campo
militare».