PSA Italy prevede di archiviare il 2024 con un traffico nei tre
container terminal che l'azienda gestisce nei porti di Genova e
Venezia pari a circa 2,1 milioni di teu, con un incremento del +3%
sullo scorso anno. In particolare, al terminal PSA Genova Pra' del
porto del capoluogo ligure, che è il principale terminal
container gateway italiano, si prevede un traffico pari a 1.508.819
teu, con un rialzo del +4,1% sul 2023; all'altro terminal genovese
PSA SECH è atteso un traffico totale di circa 295.000 teu
(+19,4%) e al terminal PSA Venice-Vecon del porto di Venezia è
atteso un volume complessivo di oltre 290.000 teu, con un calo del
-14,0% circa rispetto al record storico di 337.032 teu del 2023.
Oltre al consuntivo previsto dei volumi di traffico
containerizzato movimentati nel 2024, PSA Italy ha tracciato anche
un bilancio del proprio impatto economico sui territori di Genova e
Venezia annunciando che nel 2023 le remunerazioni salariali hanno
superato i 75 milioni di euro, con il 93% dei dipendenti residenti
nelle province di Genova e Venezia. Ogni dipendente - ha reso noto
l'azienda - ha ricevuto in media 34 ore di formazione, per una spesa
complessiva di oltre 280mila euro. Inoltre nell'anno PSA Italy ha
versato oltre 16 milioni di euro alla pubblica amministrazione e la
spesa per approvvigionamenti del gruppo portuale è stata di
110,7 milioni di euro, con oltre l'80% destinato a fornitori
italiani, di cui 79,1 milioni per PSA Genova Pra', 21,8 milioni per
PSA SECH e 9,8 milioni per PSA Venice-Vecon.
Prosegue intanto l'esecuzione del piano di investimenti
dell'azienda volto a migliorare l'efficienza operativa e ridurre
l'impatto ambientale. In particolare, PSA Genova Pra' è al
centro di un progetto di rinnovo volto a implementare la propria
operatività sulla base delle tecnologie già in uso in
oltre 60 terminal tra i più importanti al mondo, sull'esempio
dei grandi scali del Nord Europa come Rotterdam, Amburgo ed Anversa,
e con un investimento complessivo di 900 milioni di euro da parte di
PSA: il progetto, presentato al Ministero delle Infrastrutture e dei
Trasporti e all'Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure
Occidentale - ha ricordato l'amministratore delegato Roberto Ferrari
- è volto a ottimizzare le attuali aree a Pra', per
contribuire al benessere del territorio portando formazione e nuove
assunzioni, aumentare la sicurezza e contestualmente azzerare i
rumori e ad abbattere CO2, sopravanzando i criteri sociali e
ambientali ESG, in linea con quanto previsto dalla normativa europea
CSRD. «L'aumento dell'efficienza dell'impianto - ha
sottolineato Ferrari - ci permetterà di essere più
competitivi nei nuovi mercati del Sud Europa, rappresentando un
elemento strategico e fondamentale per attrarre un maggior volume di
traffico al porto di Genova».