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La Confederazione Italiana Armatori ha confermato il proprio
pieno sostegno all'attuale assetto normativo del servizio di
rimorchio portuale, riconoscendone l'importanza quale servizio
pubblico di interesse generale che garantisce la sicurezza della
navigazione nelle acque portuali e lungo le coste. Confitarma ha
evidenziato che l'attuale modello regolatorio stabilito
dall'articolo 14 della legge n. 84/1994, fondato sulla concorrenza
per il mercato, «garantisce un sistema equilibrato ed
efficiente, favorendo la qualità del servizio di rimorchio
portuale a garanzia di elevati standard di sicurezza». La
Confederazione ha ricordato che, «in tale contesto, assieme
alle associazioni degli erogatori del servizio di rimorchio,
Confitarma ha a suo tempo fornito il suo contributo alla definizione
della circolare del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti
del 18 dicembre 2013, nonché della successiva circolare
ministeriale del 19 marzo 2019 che regola l'assegnazione delle
concessioni per il servizio di rimorchio portuale, assicurando la
trasparenza e l'effettiva contendibilità delle gare e, al
contempo, valorizzando i fondamentali requisiti di esperienza e
professionalità dei provider del servizio. Tale impianto
regolatorio, infatti - ha sottolineato Confitarma in una nota - da
un lato ha introdotto le procedure competitive europee in conformità
al regolamento UE 352/2017 e al codice degli appalti superando le
criticità del precedente sistema, dall'altro ha previsto, fra
i suoi elementi fondanti, l'utilizzo del criterio dell'offerta
economicamente più vantaggiosa, nonché
l'individuazione di adeguati requisiti tecnici necessari alla
partecipazione alle gare. Inoltre, la suddetta circolare prevede che
l'organizzazione del servizio stabilita dal regolamento in vigore
alla scadenza della precedente concessione (in termini di flotta e
copertura giornaliera di servizio) è da considerarsi idonea a
rispondere ai requisiti minimi di partecipazione anche per il
periodo previsto dalla gara, salvo l'eventuale variazione del
servizio per incremento o diminuzioni del traffico peraltro già
disciplinata dalla circolare ministeriale del 19 marzo 2019».
Confitarma ha rilevato che «tutti questi elementi,
unitamente all'individuazione di un congruo orizzonte temporale
delle concessioni, idoneo a sostenere adeguati investimenti
finanziari e tecnologici, garantiscono un servizio di rimorchio
efficiente e di elevata qualità che contribuisce in maniera
determinante alla sicurezza della navigazione e dell'approdo nei
porti italiani. La circolare ministeriale, laddove correttamente
applicabile, è dunque riconosciuta da Confitarma come
strumento pienamente idoneo a gestire le gare, assicurando la
contendibilità, senza la necessità di alcuna ulteriore
verifica fattuale in merito a ribassi o riduzioni tariffarie
attese».
La Confederazione ha specificato che qualora, nel futuro,
dovesse emergere l'esigenza di aggiornare la circolare ministeriale,
«Confitarma fornirà, come sempre, il proprio
costruttivo contributo assieme alle associazioni degli erogatori del
servizio di rimorchio, coordinandosi con le aziende associate e nel
rispetto dei criteri di trasparenza e della massima efficienza del
settore» e «continuerà a sostenere tutte le
iniziative volte a preservare e rafforzare un impianto normativo che
assicura stabilità, sicurezza e competitività nel
settore del rimorchio portuale, elementi cruciali per l'efficienza
della catena logistica e per la tutela degli interessi della
comunità marittima».