 Nel secondo trimestre di quest'anno i ricavi del gruppo danese
A.P. Møller-Mærsk sono ammontati a 13,13 miliardi di
dollari, in crescita del +2,8% sul corrispondente periodo del 2024.
Il margine operativo lordo è stato di 2,30 miliardi (+7,2%),
l'utile operativo di 845 milioni (-12,3%) e l'utile netto di 639
milioni di dollari (-23,3%).
Nel solo primario settore d'attività del trasporto
marittimo containerizzato il gruppo ha registrato ricavi pari a 8,57
miliardi di dollari, con un incremento del +2,4% che - a fronte di
ricavi derivanti direttamente dall'attività di trasporto
marittimo risultati stabili e pari a 7,29 miliardi (+0,1%) - è
stato generato dal rialzo degli altri ricavi, risultati pari a 1,28
miliardi, con un aumento del +17,8% che il gruppo danese ha reso
noto essere stato determinato principalmente dalla crescita dei
ricavi generati da controstallie e altri compensi causati dai tempi
di attesa nei porti.
Relativamente ai ricavi derivanti dallo shipping, l'aumento del
+4,2% dei volumi di carichi containerizzati trasportati dalle navi
del gruppo, pari complessivamente a 3,23 milioni di container da 40'
(feu), è stato controbilanciato dalla riduzione del valore
medio dei noli che è risultato pari a 2.259 dollari/feu
(-9,6%). In particolare, sulle sole rotte est-ovest sono stati
trasportati 1,48 milioni di feu (+5,6%) e in questo mercato il
valore medio dei noli è stato di 2.286 dollari/feu (-14,3%).
I servizi di linea nord-sud del gruppo hanno trasportato 1,05
milioni di feu (+5,6%) con un valore medio dei noli che è
risultato pari a 2.927 dollari/feu (-5,7%). Sulle rotte
intra-regionali sono stati trasportati 698mila feu (+1,9%) con un
valore medio dei noli che è stato di 1.520 dollari/feu
(+5,9%).
La divisione dello shipping containerizzato, che lo scorso
febbraio ha visto il lancio del nuovo vessel sharing agreement
denominato Gemini Cooperation con la tedesca Hapag-Lloyd
(
del 17
gennaio 2024), alleanza che è diventata pienamente
operativa a giugno, ha segnato un margine operativo lordo di 1,44
miliardi di dollari (+2,6%) e un utile operativo di 229 milioni di
dollari (-51,3%).
Nel settore dei terminal portuali, in cui opera la società
integralmente controllata APM Terminals, il gruppo danese ha
registrato ricavi trimestrali record pari a 1,31 miliardi di dollari
(+20,0%), un EBITDA di 458 milioni (+12,3%) e un EBIT di 461 milioni
(+30,6%). Nel periodo aprile-giugno del 2025 i terminal portuali del
gruppo hanno movimentato un volume di traffico record pari a 3,58
milioni di container (+9,9%), di cui un nuovo picco massimo pari a
1,35 milioni movimentati per le navi del gruppo Maersk (+29,2%) e
2,24 milioni per altri clienti (+0,9%). Inoltre, i soli terminal del
gruppo nei porti del Nord America hanno movimentato 1,02 milioni di
contenitori (+10,8%), i terminal in America Latina 697mila container
(+20,2%), i terminal nei porti europei 751mila container (+4,7%), i
terminal in Africa 189mila container (+11,8%) e i terminal nei porti
asiatici 929mila container (+6,2%).
Nel secondo trimestre del 2025 i servizi logistici operati dal
gruppo hanno totalizzato ricavi pari a 3,67 miliardi di dollari
(+1,0%), un EBITDA pari a 419 milioni (+20,4%) e un EBIT di 175
milioni di dollari (+38,9%). I volumi movimentati dai servizi
logistici hanno segnato un aumento nel segmento del primo miglio
essendo stati pari a 1,80 milioni di container feu (+1,7%), mentre
sono diminuiti del -8,8% negli altri segmenti della supply chain
essendosi attestati a 26,06 milioni di metri cubi. In calo anche le
spedizioni aeree che sono risultate pari a 74mila tonnellate
(-11,9%).
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