
Fincantieri ha firmato un memorandum of understanding (MoU) con
Aeronautical Service, PMI di Fiumicino (Roma) attiva nello sviluppo
di soluzioni aerospaziali avanzate, per avviare una collaborazione
strategica finalizzata all'adozione su larga scala di materiali
compositi a base carbonio e tecnologie innovative nelle applicazioni
navali, civili e militari. L'accordo è stato sottoscritto a
La Spezia, in occasione di “Seafuture 2025”, da Mauro
Manzini, vice president sales della Divisione Navi Militari di
Fincantieri, e da Kris Bordignon, amministratore delegato di
Aeronautical Service.
Fincantieri ha evidenziato che, attraverso l'intesa, compie un
passo decisivo nell'attuazione della propria strategia industriale
che mira a estendere il perimetro tecnologico del gruppo oltre
l'impiego dell'acciaio, consolidando il proprio ruolo di abilitatore
di innovazione anche nei segmenti più avanzati e ad alta
intensità tecnologica del mercato. Inoltre, il gruppo
navalmeccanico ha sottolineato che i materiali compositi in
carbonio, arricchiti da nanotecnologie e soluzioni ingegneristiche
proprietarie, offrono un insieme di benefici chiave: leggerezza
strutturale, riduzione delle firme radar, infrarosse e magnetiche,
elevata resistenza meccanica, protezione balistica, ignifugazione e
modularità, e che queste caratteristiche li rendono
strategici sia per l'evoluzione delle piattaforme militari sia per
l'adozione in ambito civile in settori dove performance e sicurezza
sono determinanti.
La collaborazione tra Fincantieri e Aeronautical Service si
concentrerà sullo sviluppo di una nuova unità ad alta
velocità di tipo CCH (Combatant Craft Heavy), realizzata con
materiali compositi in fibra di carbonio potenziati tramite
nanotecnologie. L'unità sarà inoltre caratterizzata da
prestazioni stealth all'avanguardia, grazie alla riduzione delle
segnature radar (RCS), infrarosso e magnetica, assicurando al
contempo la sicurezza e la resilienza della piattaforma con
materiali compositi multifunzionali incluse caratteristiche
ignifughe e di protezione balistica. L'unità sarà
inoltre dotata di sistemi integrati di autodifesa e supporterà
operazioni con droni, munizionamento loitering e tecnologie di
sorveglianza e comunicazione avanzate. I payload saranno totalmente
riconfigurabili per adattarsi a diversi profili di missione.