
Adottando oggi l'ultimo rapporto sul trasferimento del traffico
merci transalpino, il Consiglio federale elvetico ha annunciato
nuove misure per promuovere il trasferimento delle merci dalla
strada alla rotaia, che ha subito un arresto negli ultimi due anni,
che consisteranno principalmente nella realizzazione di tratte di
accesso moderne e adeguatamente ampliate alle gallerie di base della
nuova ferrovia transalpina Alptransit entrata in servizio cinque anni fa
(
del
31
agosto 2020). Inoltre, sono previste ulteriori misure, tra cui
incentivi finanziari volti ad attenuare la cessazione del servizio
di autostrada viaggiante che sarà sospeso a metà del prossimo mese
(
del
5
maggio 2025).
Alla fine del 2024 la quota della ferrovia nel traffico merci
transalpino si è attestata al 70,3%, con una riduzione di 2,6
punti percentuali rispetto al 2022, e per il 2025 si prevede un
ulteriore calo. Nel periodo 2022–2024 è invece
aumentato del +3,5% il numero di camion transitati: nel 2023 sono
stati registrati 916.000 transiti transalpini di camion e lo scorso
anno 960.000, mancando ancora una volta l'obiettivo di trasferimento
sancito nella legge per il 2018 che è fissato in soli 650.000
transiti transalpini di camion all'anno.
Adottando il rapporto, il Consiglio federale ha evidenziato che,
a cinque anni dall'entrata in servizio, il potenziale di Alptransit
con le gallerie di base attraverso il San Gottardo, il Lötschberg
e il Ceneri non è ancora utilizzato appieno e ha osservato
che attualmente il trasferimento del traffico dalla strada alla
ferrovia è ostacolato soprattutto dal lento avanzamento
dell'ammodernamento delle tratte di accesso settentrionali ad
Alptransit e l'infrastruttura rende impossibile un esercizio
affidabile e non soddisfa ancora i requisiti per un trasporto di
merci su rotaia efficiente.
Rilevando, inoltre, che nelle regioni dove le tratte vengono
ammodernate, i numerosi cantieri e la mancanza di capacità
sulle tratte ferroviarie alternative riducono la qualità e la
produttività del traffico merci su rotaia, il Consiglio
federale ha annunciato che la Confederazione promuoverà
quindi anche nei prossimi anni un rapido ammodernamento
dell'infrastruttura ferroviaria dei Paesi limitrofi e si attiverà
per un coordinamento efficace dei lavori di costruzione a livello
internazionale affinché sia disponibile un numero sufficiente
di opzioni di deviazione efficienti per il trasporto di merci su
rotaia.
In vista poi della cessazione del servizio di autostrada
viaggiante (Rola), il Consiglio prevede di introdurre ulteriori
incentivi finanziari con lo scopo di far sì che i trasporti
sinora effettuati con la Rola siano trasferiti quanto più
possibile al trasporto combinato non accompagnato. Inoltre, il
Consiglio federale ha specificato che sta esaminando la possibilità
di estendere il sostegno finanziario al trasporto combinato non
accompagnato transalpino attualmente limitato fino al 2030.
Sono state rinnovate anche le modalità di finanziamento
al traffico merci nazionale su rotaia e al trasporto merci per
idrovia ed è stato previsto di accordare prossimamente
contributi per le attività di trasbordo e di carico ai
gestori dei binari di raccordo e agli impianti di carico per il
traffico combinato. Per ogni carro ferroviario carico ricevuto o
spedito sarà versato un importo forfettario di 40 franchi
svizzeri e le risorse complessive disponibili a tale scopo ammontano
a 50 milioni di franchi all'anno. Per ogni binario di raccordo il
Consiglio federale ha fissato un tetto massimo di 8.000 carri
all'anno oltre il quale gli ulteriori carri non beneficeranno
dell'incentivo. Il rimborso della tassa sul traffico pesante
commisurata alle prestazioni di cui beneficiano attualmente le corse
dei camion sulla tratta iniziale e finale verso gli impianti di
carico sarà abolito e integrato in questi contributi.
Infine, nel quadro delle iniziative per la digitalizzazione del
traffico merci su rotaia, si è deciso di incentivare
l'introduzione dell'accoppiamento automatico digitale e, per
equipaggiare i carri ferroviari e le locomotive con questo sistema,
la Confederazione verserà un contributo forfettario per ogni
veicolo, per un massimo complessivo di 180 milioni di franchi. Il
Consiglio federale ha specificato che, a seguito dei riscontri
ricevuti in fase di consultazione, ha deciso di garantire per i
carri ferroviari un contributo di 8.000 franchi indipendentemente
dall'età del mezzo rotabile.