E' la riduzione dell'inquinamento atmosferico prodotto dal traffico marittimo l'obiettivo del nuovo regolamento emanato il 25 settembre scorso dall'International Maritime Organization (IMO).
Viene proibita l'emissione dolosa di sostanze nocive per l'ozono contenuto nell'atmosfera e sono stabiliti limiti nelle percentuali di ossidi di azoto e zolfo negli scarichi delle navi.
In particolare, la percentuale di zolfo contenuta nel combustibile viene ridotta al 4,5%, e questo sebbene la media attuale sia del 3%. Più severo il limite imposto per la navigazione nel Mar Baltico, dove la dose percentuale di zolfo non deve superare l'1,5%.
Le restrizioni relative agli ossidi di azono riguardano i motori diesel da almeno 130 kilowatts installati a bordo di navi costruite dopo il 2000. Le emissioni non devono superare 0,34 once per kilowatt(corrispondenti a 9,8 g/Kw) per i motori ad alta velocità in funzione da più di un'ora e a più di 2.000 giri/min.
Il regolamento, per entrare in vigore nel 2003, dovrà essere ratificato da 15 nazioni che, insieme, dispongano di almeno il 50 per cento del tonnellaggio lordo della flotta mondiale.
Se le nuove regole non entreranno in vigore entro cinque anni, è previsto un riesame obbligatorio della normativa in materia.
Le disposizioni, elaborate nell'arco di sei anni, saranno inserite nell'"Annex VI" dell'International Convention for the Prevention of Pollution from Ships del 1973, come modificato nel 1978. (World Maritime News)
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