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Le concentrazioni avvenute nel settore armatoriale, e quelle - numerose - che avverranno, lasceranno sulla scena mondiale soltanto pochi e potenti megacarrier. Uno di questi è certamente la Mitsui OSK Lines (MOL), che dopo l'acquisizione della quarta compagnia armatrice giapponese, la Navix Line (inforMARE del 20 novembre 1998), è divenuta il più grande armamento del mondo. Il raggruppamento delle attività delle due società non ha determinato mutazioni nella ragione sociale, che è sempre Mitsui OSK Lines, e neanche nella sede d'armamento, che è rimasta a Tokyo.
La fusione delle attività permette una riduzione dei costi di 10 miliardi di yen che avverrà attraverso la soppressione di 500 posti di lavoro (300 marittimi e 200 nel personale di terra), oltre ad altre sinergie.
Il presidente della società, Masaharu Ikuta, ha tracciato un panorama della politica della società nel terzo millennio: attenzione all'interesse degli azionisti, con il perseguimento della maggiore redditività, anche guardando ai diritti dei dipendenti. Flessibilità, attenzione alla clientela e prontezza negli investimenti per espandersi: questa sembra essere la chiave del successo.
Ma questa politica societaria non è certamente un'invenzione del presidente della MOL. Niente di nuovo dal Sol Levante. |
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