Ancora difficoltà per il gruppo statunitense CSX Corporation che, dopo un primo trimestre negativo (inforMARE del 27 aprile), ha ottenuto nel secondo trimestre di quest'anno un utile netto di 55 milioni di dollari (-48,2%) (26 centesimi di dollaro per azione), contro i 114 milioni di dollari (55 centesimi/azione) registrati nello stesso periodo dello scorso anno. Nel raffronto con il trimestre 1999 è necessario tenere conto che il consuntivo di quel periodo comprendeva tra l'altro le attività marittime della Sea-Land, la cui cessione alla danese Maersk (gruppo A.P. Møller) è stata completata alla fine dello scorso anno (inforMARE del 13 dicembre 1999). Nel periodo ricadeva inoltre solo un mese dell'attività della Conrail, che è stata integrata nella CSX Transportation nel giugno 1999.
Il settore ferroviario e intermodale - core business del gruppo - ha mostrato un utile operativo di 158 milioni di dollari, con una flessione del 70,5% sui 224 milioni di dollari del corrispondente trimestre 1999. Gli utili sono stati pari a 1,84 miliardi di dollari (1,54 miliardi nel trimestre 1999). I costi sono saliti da 1,32 miliardi di dollari nel periodo aprile-giugno dello scorso anno a 1,68 miliardi di dollari nello scorso secondo trimestre. Il presidente del gruppo, John W. Snow, ha sottolineato che i risultati del settore ferroviario risentono dell'elevato costo del carburante e dell'impegno di risorse per rendere più efficiente il network ferroviario.
I servizi marittimi ancora gestiti dalla CSX, costituiti dai collegamenti interni statunitensi e da alcune attività terminalistiche, hanno totalizzato nel secondo trimestre di quest'anno un utile operativo di 22 milioni di dollari.
Nei primi sei mesi del 2000 il gruppo ha complessivamente registrato un utile di 84 milioni di dollari, contro i 140 milioni di dollari dello stesso semestre 1999. |
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