Nel terzo trimestre di quest'anno la compagnia armatrice Atlantic Container Line (ACL) ha realizzato un fatturato di 683 milioni di corone svedesi (534 milioni nel 1999), con un utile netto di 43 milioni di corone. Nei primi nove mesi il fatturato ha totalizzato 2,063 miliardi di corone (2,221 miliardi) e l'utile netto 140 milioni di corone (67 milioni).
Il miglioramento dell'utile netto, secondo gli amministratori della compagnia, si deve attribuire all'accresciuto volume dei carichi trasportati nel settore container nel traffico westbound, mentre sono calati i trasporti di autovetture: i noli nel comparto dei trasporti ro-ro e auto sono rimasti stabili, mentre quelli che si riferiscono ai container sono a poco a poco cresciuti. Nel traffico eastbound è risultato vantaggioso il trasporto merci ro-ro, ma non quello di auto, a causa del calo della domanda europea di autovetture fabbricate in America. Migliori invece i risultati del trasporto container.
Il coefficiente di riempimento delle navi è stato nettamente superiore a quello dello stesso periodo del 1999 (75% contro 69%), nonostante le cinque navi della flotta ACL abbiano subito soste in bacino nello scorso agosto.
ACL prevede di realizzare nel quarto trimestre i migliori risultati dell'anno, con forte incremento della domanda di trasporto nel settore container.
Il settimanale svizzero "Journal pour le Transport International" scrive che l'amministratore delegato della compagnia armatrice, Andrew J. Abbott, ha dichiarato che l'ACL programma l'apertura di nuove linee nel Mediterraneo, possibilmente in collegamento con quelle della Grimaldi di Napoli, che possiede il 44,12% dell'ACL, realizzando un "common carrier agreement".
I due armamenti hanno navi similari (5 la ACL, 40 la Grimaldi). L'ALC potrebbe offrire ai clienti nordamericani un servizio per l'Africa mediante trasbordo sulle navi della Grimaldi. Il porto di Anversa in questo caso sarebbe un ideale scalo di trasbordo. |
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