Nel corso della riunione di ieri del Comitato Portuale di Ravenna è stato presentato l'accordo tra Autorità Portuale, Ausl, Associazione Industriali, organizzazioni sindacali Cgil-Cisl-Uil, per la sottoscrizione di due protocolli d'intesa sulla sicurezza del lavoro portuale.
Il primo documento riguarda le procedure e le competenze da attivare per assicurare un efficace coordinamento delle operazioni di imbarco e sbarco ai fini della sicurezza, per ridurre ed eliminare le aree di incertezza e di possibile confusione tra i diversi soggetti che operano durante queste operazioni. Le funzioni di coordinamento vengono individuate all'interno del personale delle imprese autorizzate.
Il secondo documento riguarda la effettuazione di ispezioni straordinarie sugli impianti di sollevamento (gru, carri-ponte, ecc.) che abbiano più di dieci anni di vita, con la redazione di resoconti d'ispezione riportanti le manutenzioni e le misure da assumere per assicurare la prosecuzione dell'attività dei mezzi in piena sicurezza.
Il prossimo 13 marzo (14° anniversario della tragedia Mec-Navi) i promotori dell'accordo illustreranno i documenti sottoscritti durante un convegno organizzato alla sala Cavalcoli della Camera di Commercio.
Nella seduta il Comitato Portuale, oltre ad assumere alcuni atti di amministrazione del demanio, ha inoltre compiuto ulteriori passi formali indispensabili alla sottoscrizione del contratto d'appalto dei lavori della "curva di Marina", che nel frattempo sono stati già consegnati con l'intento di evitare ulteriori ritardi alla realizzazione di un'opera considerata fondamentale per lo sviluppo del porto.
Nel corso della riunione è anche stata data lettura della nota inviata al ministero dell'Ambiente in cui l'Autorità Portuale ha evidenziato tutte le preoccupazioni raccolte tra gli operatori portuali in relazione all'emanazione della direttiva ministeriale volta ad estendere al porto di Ravenna le limitazioni al traffico di naviglio adibito al trasporto di prodotti petroliferi e chimici. |
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