Il Research Co-operation Office della compagnia di navigazione giapponese Mitsui O.S.K. Lines (MOL) ha elaborato un'analisi dei traffici marittimi containerizzati sulle tre principali direttrici di traffico est-ovest. Il traffico container mondiale - premette l'ufficio - ha conosciuto una costante crescita sin dall'inizio degli anni '80 ed ha raggiunto nel 2000 un totale di circa 52 milioni di teu (esclusi i container vuoti e quelli di transhipment). Nel corso di questo periodo i traffici Asia-Nord America e Asia-Europa hanno totalizzato oltre il 10% di crescita annuale Le tre principali direttici di traffico est-ovest (Asia-Nord America, Asia-Europa e Nord America-Europa) hanno generato circa il 44% del traffico container mondiale, mentre i traffici nord-sud hanno totalizzato circa il 31% e i traffici intra-regionali il 23%. Il Research Co-operation Office ha sottolineato come l'Asia orientale abbia registrato il maggior numero di imbarchi e sbarchi di container: il volume degli imbarchi realizzato nella regione ha costituito il 40,3% del totale mondiale, mentre il volume degli sbarchi ha costituito il 28,3% del totale mondiale, confermando la vocazione all'esportazione delle nazioni del Far East.
L'analisi dell'ufficio ricerche della MOL ha preso quindi in esame l'evoluzione dei traffici containerizzati sulle rotte Asia-Nord America, Asia-Europa e Nord America-Europa fino al 2004. Fino al 2003 - hanno affermato gli esperti della compagnia giapponese - è prevista la prosecuzione dell'attuale andamento dei mercati, con un ulteriore deterioramento del rapporto domanda-offerta determinato principalmente dalla consegna di nuovo tonnellaggio nel corso del periodo e dal perdurare del rallentamento delle economie statunitense e mondiale.
Nonostante il peggioramento del rapporto domanda-offerta, MOL ritiene che alcuni fattori positivi contribuiranno a sostenere i mercati: tra questi l'ingresso della Cina nella World Trade Organization e l'accordo commerciale tra gli Stati Uniti e il Vietnam. Un ulteriore fattore positivo sarà costituito dal ritiro di navi da alcuni servizi.
MOL prevede che la situazione del mercato migliorerà nel 2004, a patto che le economie mondiali riprendano pienamente a crescere. Su tutto ciò grava però l'incognita dell'impatto sulle economie degli attacchi terroristici negli USA.
L'analisi del Research Co-operation Office si sofferma poi sui tre principali mercati del traffico marittimo container est-ovest.
Dal prossimo anno sulle rotte Asia-Nord America si avvertirà l'effetto dell'introduzione nei servizi delle nuove portacontainer post-Panamax attualmente in costruzione. La stima della crescita della capacità dal 2001 al 2003 è di circa l'8-10%. L'immissione di nuovo tonnellaggio dovrebbe esaurirsi nel 2004, quando la capacità di trasporto complessiva sarà superiore del 30% rispetto all'offerta del 2000. In quest'area la domanda, che toccherà il minimo alla fine di quest'anno, inizierà nuovamente a crescere dal 2002. MOL prevede che nella relazione eastbound si registrerà una crescita annua del 7% nel biennio 2002-2003 e del 10% nel 2004. I traffici westbound aumenteranno invece gradualmente, con un tasso annuo di circa il 4%.
Nei traffici Asia-Europa è previsto un andamento della capacità analogo a quello del mercato Asia-Nord America, con un significativo incremento della capacità nel 2002 e 2003 che porterà a registrare nel 2004 un'offerta complessiva superiore del 30% rispetto a quella del 2000. Il traffico è previsto in flessione nel 2001, mentre è attesa una crescita annua superiore al 5% nel triennio 2002-2004, determinata in particolare dagli scambi eastbound, che si attesteranno sul +8-9%.
Nel mercato transatlantico è prevista una crescita della capacità di trasporto del 7% nel corso del 2001 e 2002. Nel 2000 la domanda di traffici westbound è cresciuta del 10%, mentre nel triennio 2001-2003 il tasso di aumento è destinato a contrarsi, con una flessione della domanda che sarà più accentuata nella relazione eastbound. La domanda è però destinata a salire progressivamente verso il 2004.
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