Nel 2002 il sistema portuale di Amsterdam, formato dagli scali di Ijmuiden, Beverwijk, Zaanstad e Amsterdam, ha registrato un traffico merci record di circa 70 milioni di tonnellate, con un incremento del 2,4% rispetto al 2001. Questa crescita - ha sottolineato la Amsterdam Port Authority - ha consentito al porto di Amsterdam di insediarsi al quarto posto tra gli scali dell'Europa nordoccidentale, una posizione in precedenza occupata da Le Havre.
Il traffico di prodotti petroliferi è aumentato del 9%, attestandosi a 14,4 milioni di tonnellate. Sono stati registrati incrementi anche dei traffici di alimenti per il bestiame (+1%), di minerali e rottami (+4%) e di fertilizzanti (+64%). E' risultato invece in calo del 3% il traffico di carbone, la principale merceologia dello scalo.
La Amsterdam Port Authority ha rilevato come, negli ultimi cinque anni, il valore del sistema portuale nell'ambito dell'economia nazionale sia cresciuto del 33%, passando da 3,8 a 5,02 miliardi di euro, con un incremento annuo del 6%. Questa progressione è stata accompagnata da un aumento del 15% dei posti di lavoro diretti ed indiretti, che sono saliti da 60.500 a 69.700 nell'arco dei cinque anni.
Il direttore esecutivo della Amsterdam Port Authority, Hans Gerson, ha commentato positivamente il risultato di traffico registrato nel 2002 ed ha sottolineato le notevoli prospettive di crescita del porto di Amsterdam. «E' interessante - ha spiegato - esaminare quali siano state le cause di questa crescita. Per alcuni porti è consistita nel transhipment di container, che per noi rappresenta solo un modesto contributo. I container sono il futuro. Nel 2002 è stato movimentato il 15% in più di container rispetto all'anno precedente. Ora che la grande compagnia di navigazione giapponese NYK ha acquisito il rivoluzionario Ceres Paragon Terminal (il container terminal del porto di Amsterdam, ndr), prevedo un forte aumento del traffico container ad Amsterdam nel corso di quest'anno».