Nonostante le difficoltà del mercato, accentuate dalla diffusione della SARS, nel terzo trimestre di quest'anno il gruppo malese Star Cruises sembra aver superato le prove più ardue a cui è stata sottoposta l'industria crocieristica in Asia. E' tuttavia prematuro valutare se il trend abbia cambiato decisamente segno, anche in considerazione del fatto che un apporto rilevante al miglioramento registrato dal gruppo è giunto dalla filiale Norwegian Cruise Line (NCL), che ha ottenuto buoni risultati dalle sue attività in Nord America.
Il bilancio consolidato del terzo trimestre di quest'anno di Star Cruises mostra un utile netto di 58,6 milioni di dollari su un ricavo di 437,5 milioni di dollari, contro rispettivamente 56,2 milioni e 447,4 milioni di dollari nel corrispondente periodo del 2002. Il lieve miglioramento del risultato operativo, attestatosi a 81,1 milioni di dollari (+0,4%), è totalmente ascrivibile al controllo dei costi. Costi che invece sono risultati superiori nei primi nove mesi di quest'anno rispetto allo stesso periodo del 2002. Il consuntivo gennaio-settembre 2003 evidenzia tutte le difficoltà incontrate nel primo semestre: l'utile netto è stato di 27,4 milioni di dollari su un ricavo di 1,2 miliardi di dollari, contro rispettivamente 92,0 e 1,2 miliardi di dollari nei primi nove mesi dello scorso anno. L'utile operativo è ammontato a 101,8 milioni di dollari (-40,7%).