E' stata completata ieri la prima fase del progetto per la realizzazione delle nuove banchine al Duerganckdock del porto di Anversa, bacino nel quale opereranno le società terminaliste Hesse Noord-Natie e P&O Ports (
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25 settembre 2003). La prima fase, realizzata dal consorzio Cordeel-Aertssen, ha comportato la realizzazione di 1.260 metri lineari di banchina sul lato occidentale del bacino.
L'area portuale Deurganck è situata sulla riva sinistra del fiume Schelda, ad est del villaggio di Doel, ed è soggetta al flusso delle maree. La seconda fase del progetto, la cui realizzazione sarà eseguita dal consorzio MBG-CFE-Van Laere-Dredging International, prevede la costruzione di banchine per 1.370 metri lineari sul lato orientale del bacino e di altri 400 metri lineari di banchina sul lato occidentale. Con la terza fase saranno realizzati altri 1.080 metri lineari di banchine sul lato occidentale e 1.080 metri lineari su quello orientale. La terza fase sarà realizzata dal consorzio Deurganck, costituito dai due consorzi a cui sono state assegnate le prime due fasi.
Le banchine della prima e seconda fase del progetto diventeranno operative a metà 2005.
Il nuovo bacino portuale avrà una capacità di movimentazione complessiva di 5,5 milioni di teu all'anno, pari a più del doppio dell'attuale capacità di movimentazione totale del porto di Anversa.
La realizzazione della prima fase del progetto non è avvenuta senza intoppi, come ormai sovente accade nella gran parte dei porti delle nazioni avanzate. I lavori sono stati avviati il 4 ottobre 1999, ma sono stati interrotti il 31 maggio 2000 dal Consiglio di Stato, che ha giudicato non ammissibile la procedura d'urgenza invocata per ottenere il permesso per l'avvio del progetto, definendo la scelta di ricorrere a questa procedura un "errore procedurale". I lavori sono stati sbloccati il 13 giugno 2000 dal ministero fiammingo dell'Economia e della Pianificazione, che ha concesso un nuovo permesso per la riapertura del cantiere. Il 7 marzo 2001 il Consiglio di Stato è nuovamente intervenuto ordinando la sospensione del nuovo permesso in quanto rilasciato senza un'audizione pubblica preliminare e giudicando che l'audizione pubblica svolta nell'agosto del 1999 per ottenere il primo permesso non fosse sufficiente per rilasciare un nuovo permesso. Il 9 marzo 2001 il ministero fiammingo dell'Economia e della Pianificazione ha quindi disposto il fermo dei lavori.
Queste continue interruzioni hanno indotto l'Autorità Portuale di Anversa a richiedere una nuova valutazione d'impatto ambientale, anche sulla scia delle perplessità manifestate dalla Commissione Europea sull'impatto dell'opera. La nuova valutazione d'impatto ambientale è stata approvata il 5 ottobre 2001. Il 14 dicembre 2001 il Parlamento fiammingo ha approvato un decreto d'urgenza che stabiliva la riapertura del cantiere. Il successivo 21 dicembre è stata depositata la richiesta per un nuovo permesso d'avvio dei lavori, che è stato concesso il 29 marzo 2002. I lavori sono stati riavviati il 12 aprile 2002.