La Commissione Europea ha approvato oggi gli aiuti pubblici al gruppo Tirrenia (Adriatica, Siremar, Saremar, Toremar e Caremar) in quanto compatibili con il diritto comunitario, in particolare l'articolo 86, paragrafo 3, del trattato CE.
Gli aiuti, che resteranno in vigore fino al 2008 - ha sottolineato l'esecutivo europeo - sono concessi in applicazione delle convenzioni di servizio pubblico e sono intesi a garantire i collegamenti tra l'Italia continentale e le sue isole maggiori e minori e, di conseguenza, ad assicurare la mobilità delle popolazioni locali.
La Commissione ha ritenuto che le sovvenzioni versate alle cinque compagnie del gruppo Tirrenia e destinate a coprire il disavanzo di esercizio conseguente alla prestazione di servizi pubblici costituiscano un vantaggio per queste compagnie rispetto alle imprese concorrenti che offrono o potrebbero offrire analoghi servizi.
Tuttavia la Commissione ha ritenuto che il versamento della sovvenzione a favore delle compagnie del gruppo italiano costituisca la contropartita dell'imposizione degli obblighi di servizio pubblico.
La Commissione Europea ha invece dichiarato incompatibili con il mercato comune gli aiuti erogati alla società Adriatica per assicurare il collegamento internazionale tra l'Italia e la Grecia nel periodo gennaio 1992 - luglio 1994, perché non sussiste in tal caso un'effettiva esigenza di servizio pubblico, ed ha deciso il loro recupero.
L'esecutivo europeo ha infine stabilito che, in futuro, tutte le attività di servizio pubblico imposte dall'Italia alle società del gruppo Tirrenia dovranno formare oggetto di contabilità separata per ciascuna linea interessata.