Proseguendo nelle azioni volte a far osservare la sentenza della Corte di Giustizia UE con la quale otto nazioni comunitarie erano state condannate per aver concluso accordi di trasporto aereo "open sky" con gli Stati Uniti in violazione del diritto europeo (
inforMARE del
5 novembre 2002), oggi la Commissione Europea ha deciso di inviare pareri motivati a Francia, Grecia, Italia e Portogallo e lettere di costituzione in mora a Spagna, Irlanda, Ungheria, Polonia, Repubblica Ceca, Repubblica Slovacca e Malta.
Con tale decisione tutte le venti nazioni dell'UE che hanno sottoscritto accordi bilaterali con gli Stati Uniti sono ora oggetto di procedure d'infrazione.
Gli accordi "open sky" - ha ricordato la Commissione - «contengono clausole denominate "di nazionalità" che riservano i benefici di tali intese ai soli vettori nazionali degli Stati firmatari, in flagrante violazione del diritto europeo». «Nel caso di Francia, Grecia, Italia, Portogallo, Spagna, Irlanda e Austria - ha precisato Bruxelles - tali accordi sono stati conclusi in violazione della competenza esclusiva dell'Unione. Per quanto riguarda Ungheria, Polonia, Repubblica Ceca, Repubblica Slovacca e Malta, gli accordi sono stati conclusi prima della loro adesione all'Unione Europea e quindi senza violare la competenza esclusiva dell'UE».
Il 21 e 22 marzo prossimi il commissario europeo ai Trasporti, Jacques Barrot, si recherà a Washington con l'obiettivo di elaborare una strategia comune con gli Stati Uniti per rilanciare i negoziati per la creazione di uno spazio aereo comune.