L'industria europea delle costruzioni navali sta vivendo un periodo positivo: lo scorso anno la quota di mercato degli stabilimenti europei è cresciuta al 15% del mercato navalmeccanico mondiale, contro il 9% nel 2003. Il trend favorevole - è stato rilevato nel corso dell'assemblea annuale della Community of European Shipyards' Associations (CESA), svoltasi venerdì scorso a Bruxelles - è proseguito nel primo trimestre di quest'anno, quando la quota di mercato è salita al 19%.
In termini di produzione di navi mercantili, lo scorso anno i cantieri navali europei hanno totalizzato un fatturato di 10,3 miliardi di euro; tuttavia - ha precisato il CESA - il rafforzamento dell'euro e l'incremento dei costi hanno determinato un miglioramento solo marginale dei profitti.
Nel corso dell'assemblea Francisco Arderius, amministratore delegato di Union Naval Barcelona, e Werner Lüken, managing partner di Lloydwerft, sono stati eletti rispettivamente chairman e vice chairman del CESA Interyard Cooperation Group on Shiprepair Inoltre Corrado Antonini, presidente di Fincantieri, è stato eletto chairman del nuovo organismo Naval Yards' Group del CESA, che si occupa delle politiche di sviluppo della cantieristica europea nel settore militare.
Rimangono inalterati i vertici del CESA, con il chairman Patrick Boissier (amministratore delegato di Chantiers de L'Atlantique) giunto a metà mandato. Vicepresidenti sono Yrjö Julin (amministratore delegato di Aker Finnyards) e Francisco Arderius (amministratore delegato di Union Naval Barcelona) La carica di presidente onorario del CESA è ricoperta dal presidente di Fincantieri, Corrado Antonini, mentre Reinhard Lüken è il segretario generale dell'associazione dei cantieri navali europei.