L'European Car-Transport Group of Interest (ECG), l'associazione a cui aderiscono le aziende europee che operano nel settore della logistica a servizio dell'industria automobilistica, ha esortato la Commissione Europea ad assumere iniziative - ha spiegato oggi l'ECG - «per tradurre in realtà, nel più breve tempo possibile, tutte le linee guida e le misure descritte nel documento "Keep Europe moving - Sustainable mobility for our continent", la revisione del Libro Bianco sui trasporti del 2001 della Commissione Europea che è stata pubblicata recentemente» (
inforMARE del
22 giugno 2006).
«La persistente carenza di infrastrutture, l'approccio degli Stati membri contro il biodiesel e la mancanza di un'armonizzazione dei transiti ai confini - ha detto il presidente di ECG, Kay Hanns Ewaldsen - stanno minacciano lo sviluppo economico in Europa. La Commissione deve passare dalle parole ai fatti se veramente intende mantenere l'Europa in movimento». «La situazione della mobilità delle merci in Europa - ha sottolineato - è così grave che senza un'azione immediata e forte da parte della Commissione Europea saranno vanificati tutti gli sforzi che l'industria sta producendo per rendere la catena logistica più efficiente, sicura ed ambientalmente compatibile».
«La Commissione - ha rilevato Ewaldsen - è nel giusto quando dice che laddove non è possibile un incremento della capacità delle infrastrutture allora l'imposizione di una tariffa per il suo utilizzo può contribuire ad ottimizzare il traffico. Tuttavia dovrebbe essere sottolineato che imporre una tariffa, anche la più equa e accettata, non può essere una soluzione al problema delle infrastrutture. . Ciò deve essere fatto con la massima urgenza, visto che la persistente carenza di infrastrutture sta avendo un impatto negativo sulla crescita economica dell'Europa».
Inoltre Ewaldsen ha sollecitato la Commissione Europea «ad eliminare una delle ultime barriere alla creazione di un mercato unico europeo per la logistica dei veicoli finiti: la mancanza di standardizzazione delle dimensioni massime delle bisarche. Infatti la mancanza di omogeneità delle massime dimensioni nei vari Stati membri dell'UE ha un impatto sull'interoperabilità delle flotte, crea barriere alla concorrenza, aumenta i costi del trasporto e, in ultimo, contribuisce alla pressione sul sistema infrastrutturale e sull'ambiente con la crescita del traffico».
Infine il presidente di ECG ha esortato la Commissione a fare in modo che «gli Stati membri non vanifichino i passi avanti già compiuti imponendo ulteriori imposte per rendere il biodiesel non più conveniente economicamente per l'utilizzatore finale. Questa è la più recente intenzione del governo locale della Germania e si traduce nella possibile morte di qualsiasi futuro per il biodiesel».