Ieri a Capetown il segretario generale dell'International Maritime Organization (IMO), Efthimios E. Mitropoulos, ha inaugurato il nuovo Maritime Rescue Co-ordination Centre (MRCC) della capitale sudafricana che avrà il compito di coordinare le attività di ricerca e salvataggio in mare lungo le coste del Sud Africa e dell'Oceano Indiano.
Nell'occasione i governi delle Comore, del Madagascar, del Mozambico e del Sud Africa hanno sottoscritto un accordo sul coordinamento delle attività di ricerca e salvataggio nelle aree adiacenti alle rispettive coste nazionali.
Ogni anno oltre 4.000 navi transitano presso il Capo di Buona Speranza. «Situato al centro di una delle più trafficate rotte commerciali del mondo, sull'estremità meridionale del continente africano - ha osservato Mitropoulos - questo Maritime Rescue Co-ordination Centre regionale colmerà una delle lacune rimanenti nel network globale della ricerca e del salvataggio e contribuirà a mettere l'animo in pace a tutti coloro che, per lavoro, giungono nel suo raggio d'azione, sia che siano marittimi o i 27.000 e più sudafricani impiegati nell'industria della pesca».
Il nuovo centro sudafricano formerà il personale che opererà nei Maritime Rescue Sub-Centres (MRSCs) che saranno istituiti in Angola, Comore, Madagascar, Mozambico e Namibia.
Il centro è il risultato di una risoluzione adottata dalla conferenza IMO sulla ricerca e il salvataggio e il Global Maritime Distress and Safety System (GMDSS) tenutasi nell'ottobre 2000 a Firenze che ha proposto l'istituzione di cinque centri subregionali africani e di 26 sottocentri. Il primo centro subregionale realizzato nell'ambito di tale iniziativa è quello di Mombasa, in Kenya, che è stato inaugurato nel maggio 2006 e che si occupa della costa orientale dell'Africa fino all'Oceano Indiano. Il centro MRCC di Capetown opera invece per l'Africa meridionale, mentre i tre prossimi centri MRCC, che saranno localizzati in Nigeria, Liberia e Marocco, si occuperanno della costa occidentale africana.