Le crociere nei Caraibi, che rappresentano l'attività principale delle flotte dei marchi crocieristici della Carnival Corporation & Plc nella stagione invernale, hanno dato molte soddisfazioni al gruppo americano che ha archiviato il trimestre dicembre 2006 - febbraio 2007 con un utile netto di 283 milioni di dollari su ricavi per 2.688 milioni di dollari, con incrementi rispettivamente del 12,7% e del 9,1% rispetto al corrispondente periodo dell'esercizio annuale 2005. Il risultato operativo - su cui è pesato un rilevante aumento generalizzato dei costi - è ammontato a 353 milioni di dollari (+1,1%).
«I Caraibi - ha commentato oggi il presidente e amministratore delegato del gruppo Carnival, Micky Arison - rimangono la principale regione crocieristica mondiale, con un tempo eccellente per tutto l'anno, belle spiagge, ottimo shopping ed una calda ospitalità; tutto ciò facilmente raggiungibile da parte di milioni di turisti nordamericani. Nonostante una generale riduzione dei prezzi in questo segmento, quest'anno abbiamo portato ai Caraibi un numero record di ospiti».
«Il trend delle prenotazioni per i Caraibi nelle ultime settimane - ha aggiunto Arison - indicano che i consumatori stanno riconoscendo lo straordinario valore delle crociere in acque calde». Tuttavia Carnival ha precisato che le prenotazioni dal 1' gennaio al 4 febbraio scorsi sono risultate superiori a quelle del corrispondente periodo del 2006, ma il tasso di crescita è stato inferiore a quello dell'aumento di capacità della flotta. Dopo il 4 febbraio il gruppo ha continuato a registrare un aumento delle prenotazioni rispetto al 2006 e tale incremento è risultato essere superiore alla crescita della capacità offerta, in particolare rispetto a quella relativa alle crociere nei Caraibi della Carnival Cruise Lines, anche se - ha rilevato il gruppo statunitense - i prezzo sono inferiori ai livelli dello scorso anno.