
Il presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando, ha indirizzato oggi una lettera al presidente del consiglio, Romano Prodi, e ai ministri delle Infrastrutture, dei Trasporti e dell'Economia, Di Pietro, Bianchi e Padoa-Schioppa, nella quale ha sottolineato che «entro i prossimi dieci anni il terzo valico deve essere realizzato perché essenziale per lo sviluppo dei porti liguri, lo si faccia o con finanziamenti statali o assegnando alla Liguria una quota del gettito aggiuntivo prodotto dai nostri porti pari a circa quattro miliardi di euro l'anno come stabilito dalla legge finanziaria».
«Questa - ha scritto Burlando - è un'opera già progettata, una delle poche opere importanti approvate a livello italiano, senza contrasti sociali che diventa strategica nel momento in cui con l'apertura del Loetschberg è facile accedere alla pianura padana per i grandi porti del mare del Nord».
Il presidente della Regione Liguria ha deciso di scrivere al governo dopo la dichiarazione resa in un'audizione alla Commissione Lavori Pubblici del Senato dal sottosegretario Massimo Tononi, secondo il quale il terzo valico ferroviario Genova-Milano «non sarebbe un'opera economica», contraddicendo di fatto quanto precedentemente espresso dal ministro delle Infrastrutture, Antonio Di Pietro che aveva assicurato che il terzo valico non era un'opera cancellata dall'agenda dell'esecutivo.
Sulla questione oggi il consigliere regionale ligure Ubaldo Benvenuti (gruppo L'Ulivo) ha presentato un'interpellanza al presidente e alla giunta regionale per sapere quali atti s'intendono adottare per avere dal governo, con una dichiarazione certa e chiara, garanzie per la realizzazione della grande infrastruttura. «Sono stupefatto delle dichiarazioni del sottosegretario Tononi - ha spiegato Benvenuti - perché contraddicono le affermazioni più volte fatte da esponenti di Palazzo Chigi. Sono convinto che si farà chiarezza, perché dopo che il governo di centrosinistra, con gli investimenti dell'estate scorsa e della finanziaria 2007, ha fatto ripartire i cantieri in altre tratte alta capacità, bloccate dal precedente governo di centrodestra, si creeranno le condizioni anche per finanziare al più presto la realizzazione del terzo valico, determinante per la Liguria e per l'economia di tutto il Paese».
Nella lettera inviata agli esponenti del governo, Burlando ha rilevato la necessità di realizzare il terzo valico «per collegarsi in modo strategico alla pianura padana e all'Europa, completando il corridoio 24 tra Genova e Rotterdam». «Un'opera - ha precisato - che, se non viene programmata per tempo, manderebbe direttamente in crisi il nostro sistema portuale».
Burlando ha sottolineato che, quella assunta nei confronti del governo, è «un'iniziativa giusta che non provoca alcun imbarazzo e che noi chiediamo indipendentemente dal colore politico». Il presidente della Regione ha rilevato che, per realizzare l'opera, il governo potrebbe «assegnare alla Liguria il gettito aggiuntivo che i porti producono per alcuni anni, in modo sperimentale, dando seguito a quanto stabilito dal comma 990 della stessa legge finanziaria». «Potremmo addirittura, con una quota del gettito aggiuntivo prodotto dai porti - ha aggiunto - realizzare le nostre infrastrutture e cioè il terzo valico, il nodo di Genova e il raddoppio della Genova-Ventimiglia». Secondo Burlando risulta «incredibile che una Regione che dà allo stato quattro miliardi di euro all'anno di risorse fiscali che provengono dai porti non sia messa in grado di realizzare una sua infrastrutturazione».