Altero Matteoli ha sottolineato che non delegherà a nessuno le responsabilità sui porti. Il neo ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti, nel corso di un incontro avvenuto ieri a Roma con l'Associazione Porti Italiani (Assoporti), ha detto che, anzi, proprio i porti rappresenteranno una priorità nell'azione del suo ministero.-
- Inoltre Matteoli ha annunciato la messa a punto in tempi brevi di una nuova legge di assetto del settore, legge che non sia quindi una semplice rivisitazione di quella esistente (la 84 del 1994), ma che affronti le problematiche irrisolte di governance, di autonomia gestionale e finanziaria dei porti, di rapporto fra Autorità Portuali ed enti locali.
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- Al presidente di Assoporti, Francesco Nerli, che ha chiesto garanzie sul tema dell'autonomia finanziaria delle Autorità Portuali, di non ripristino del blocco (che oggi sarebbe letale) del 2% agli investimenti in nuove opere, e di una prudenza sulle ipotesi di scioglimento degli enti pubblici con meno di 50 dipendenti (una tale misura colpirebbe 16 Autorità Portuali su 23), Matteoli ha risposto con un' apertura del dialogo a 360 gradi. A questo fine saranno immediatamente istituiti due tavoli tecnico-politici di confronto, uno della normativa e quindi la riforma di settore, l'altro sulla funzionalità dei porti finalizzato ad affrontare e risolvere tutte le problematiche aperte, come quelle relative ai dragaggi, alle Dogane, ai controlli, alla semplificazione burocratica, alla certezza degli investimenti.

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