Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha istituito una commissione con il compito di effettuare una verifica del procedimento adottato nel 2004 dall'Autorità Portuale di Bari per costituire la società Bari Porto Mediterraneo Srl (BPM) affidandole per venti anni, senza gara pubblica, le stazioni marittime del porto di Bari ed i servizi di supporto ai passeggeri. L'iniziativa segue una interpellanza urgente sulla vicenda presentata al ministero dal deputato Simeone Di Cagno Abbrescia lo scorso 25 novembre e il caso BPM è oggetto di un indagine promossa dalla Procura della Repubblica di Bari.-
- La commissione ministeriale - ha reso noto oggi l'Autorità Portuale del Levante - sarà costituita da Cesare Mastrocola, presidente del TAR del Lazio, Fabrizio Figorilli, ordinario di Diritto amministrativo presso l'Università di Perugia, e Rocco Marone, presidente del Nucleo di valutazione della dirigenza della Regione Puglia.
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- L'Autorità Portuale ha ricordato di aver avviato dal novembre scorso, sul piano amministrativo, la procedura per l'annullamento degli atti in autotutela (inforMARE del 17 novembre 2008). Tutto ciò - ha precisato l'ente - dopo avere acquisito in merito il parere dell'Avvocatura dello Stato che ha ravvisato, nell'operazione, vari profili di illegittimità.
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- Il presidente dell'Autorità Portuale Mariani ha espresso soddisfazione per la costituzione della commissione: «è molto positivo - ha spiegato - che dopo le iniziative in corso da parte della procura e l'avvio da parte nostra del procedimento di autotutela, si accendano anche altri riflettori su una vicenda che presenta, come ha evidenziato l'Avvocatura, molti elementi di illegittimità». Mariani ha aggiunto che il procedimento per l'annullamento degli atti in autotutela sarà concluso nei tempi previsti, vale a dire, entro la fine di febbraio.

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