Ieri a Roma, nell'ambito della manifestazione “48 Ore del Mare” organizzata dalla Confederazione Italiana Armatori (Confitarma), Nicola Coccia, presidente della confederazione armatoriale e di ForMARE, Alessandro Repetto, presidente della Provincia di Genova, Ennio Cascetta, assessore ai Trasporti e viabilità della Regione Campania, Ciro Falanga, direttore generale del Comune di Torre del Greco, e Eugenio Massolo, presidente dell'Accademia Italiana della Marina Mercantile, hanno firmato il protocollo d'intesa per l'istituzione di una seconda sede formativa dell'Accademia Italiana della Marina Mercantile a Torre del Greco.-
- «In Campania, e in particolar modo nella zona di Torre del Greco - ha evidenziato Confitarma - è concentrato il 40% della flotta mercantile delle compagnie di navigazione italiane, i cui armatori da anni lamentano la carenza di giovani diplomati adeguatamente formati da avviare alle carriere del mare. Per rispondere in maniera efficace e in tempi brevi al fabbisogno emerso, si è manifestata l'intenzione e la disponibilità di tutti i soggetti a istituire in quel territorio una ulteriore sede dell'Accademia Italiana della Marina Mercantile per la formazione e l'inserimento lavorativo degli allievi ufficiali, sulla base del modello didattico e organizzativo consolidato dal 2005, presso la sede di Genova, con l'intento di perseguire il costante perfezionamento dei livelli formativi e addestrativi in rapporto alle evoluzioni normative e tecnologiche del settore e dei bisogni dell'armamento nazionale».
-
- Ieri intanto, nell'ambito della “48 Ore del Mare Giovani”, si è tenuto un incontro sul tema “Lo shipping e l'impresa del futuro nell'era della green economy” con il quale i giovani armatori di Confitarma hanno promosso un dibattito sulle sfide e le opportunità offerta da una crescita sostenibile che vede al centro tutela ambientale, energia, green recycling e innovazione. I giovani armatori hanno scelto di discutere questo tema - ha spiegato il presidente del Gruppo Giovani Armatori, Giuseppe Mauro Rizzo - «perché sono le nuove generazioni che hanno in mano il futuro del nostro pianeta, che non potrà prescindere dallo sviluppo ecosostenibile. Pensare ed agire in modo “green” è assolutamente legato all'educazione ed alla formazione dell'essere umano ed è pertanto compito dei giovani crescere in tal senso».

|