- Nei giorni scorsi il governo federale canadese ha presentato un programma di rinnovamento della flotta navale nazionale (“National Shipbuilding Procurement Strategy”) che prevede investimento pari a 35-40 milioni di dollari canadesi (34-39 milioni di dollari USA) nei prossimi 30 anni destinato alla costruzione di circa 50 navi per la Marina Militare Canadese e per la Guardia Costiera.
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- «Siamo lieti - ha dichiarato il presidente e amministratore delegato del cantiere navale Davie Yards Inc., Gustav Johan Nydal - che il governo porti avanti questa strategia che assicurerà un carico di lavoro bilanciato ai cantieri per gli anni a venire e che contribuirà a sviluppare le capacità di costruzione navale in Canada. Questa è una buona notizia per Davie e per l'intera industria marittima canadese».
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- Pur accogliendo con soddisfazione l'annuncio dell'esecutivo, il sindacato CSN (Confédération des Syndicats Nationaux) ha però evidenziato la possibilità che proprio il cantiere Davie Yards non tragga alcun beneficio dal programma di nuove costruzioni. Il sindacato, infatti, ha espresso il timore che il governo assegni tutti i contratti ai cantieri navali della Columbia Britannica e delle cosiddette province marittime trascurando il Québec. Il governo - ha spiegato il presidente della CSN, Claudette Cargonneau - «ha già trascurato il Québec in occasione della crisi che imperversa nel settore forestale e non possiamo credere che agirà con la stessa indifferenza nei riguardi dei cantieri navali del Québec».
- Claudette Cargonneau ha sottolineato la difficoltà in cui versa l'azienda navalmeccanica Davie Yards Inc., che ha sede a Lévis, nel Québec, che recentemente è stata posta in amministrazione controllata e alla quale è stato concesso tempo fino al prossimo 15 settembre per procedere alla propria ristrutturazione (inforMARE del 26 febbraio 2010). «Malgrado le difficili condizioni a cui attualmente deve far fronte il cantiere Davie - ha aggiunto il presidente della federazione della metallurgica di CSN, Alain Lampron - chiediamo al governo federale di non disperdere le risorse e quindi di sacrificarlo, ma invece di riflettere sul suo enorme potenziale produttivo. Il cantiere ha bisogno di questi contratti e dispone di tutta la capacità per costruire le navi necessarie». Lampron ha precisato che anche il gruppo industriale Verreault, anch'esso operante nel Québec, potrebbe avere la sua parte di contratti sia in qualità di subappaltatore che di costruttore di navi più piccole.
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- «Abbiamo avuto anni difficili», ha sottolineato André Brulotte, presidente del Syndicat des travailleurs du chantier naval de Lauzon inc. (CSN), il sindacato che rappresenta i lavoratori dello stabilimento Davie Yards. «Nel momento in cui pensavamo di essere ripartiti con il piede giusto - ha spiegato - in marzo siamo stati nuovamente colpiti dalle cattive notizie dell'azienda che ha deciso di porsi in amministrazione controllata e degli accordi con i creditori per lasciare a casa temporaneamente la maggioranza dei 1.600 lavoratori dell'azienda. Come i lavoratori di altre province, abbiamo il diritto alla nostra quota di posti di lavoro collegata ai contratti e alla nostra dignità».
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