- Semplificazione ed efficientamento dei processi normativi e amministrativi, qualificazione dell'offerta nella catena del valore lungo tutta la filiera logistica, focalizzazione degli investimenti su alcune prioritarie infrastrutture di rete. Sono le azioni necessarie, secondo Confetra (Confederazione Generale Italiana dei Trasporti e della Logistica), per consentire al settore dei trasporti e della logistica di rafforzare la competitività dell'economia italiana.
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- «Dotare l'Italia di una forte industria logistica - ha spiegato oggi il presidente della Confetra, Fausto Forti, nel corso dell'assemblea annuale della Confederazione - significa non soltanto sostenere la competitività dell'economia nazionale, ma anche contribuire ad allargare la base produttiva del Paese».
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- Presentando oggi a Roma la sua relazione, che pubblichiamo nella rubrica “Forum dello Shipping e della Logistica”, alla presenza del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli, e del presidente del CNEL, Antonio Marzano, Forti ha sottolineato il sostegno della Confetra al Nuovo Piano della Logistica approvato dal governo a Natale, «un Piano - ha osservato - apprezzabile per il suo approccio pragmatico con poche e chiare linee strategiche, ciascuna in grado di dare un contributo allo sviluppo del sistema logistico nazionale».
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- Nel corso dell'incontro il vice presidente di A.T.Kearney, Marco Santino, ha presentato la ricerca “La logistica italiana” realizzata dal Centro Studi Confetra con il supporto di A.T.Kearney con l'obiettivo di fornire un quadro chiaro del mercato di riferimento, delle dinamiche competitive, delle evoluzioni attese e delle implicazioni per i principali settori industriali presenti nella filiera, anche rispetto agli altri Paesi europei.
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- «A livello mondiale - ha spiegato Forti - la produzione di ricchezza sta crescendo oggi del 5%, ma mentre le economie emergenti stanno rapidamente tornando ai valori ante crisi, per la maggior parte delle economie europee la ripresa è ancora debole. In questo scenario la logistica italiana costituisce ancora una componente importante del sistema economico, con un'incidenza sul PIL del 7%, pari a oltre 100 miliardi di euro; un valore di poco superiore alla media UE che si attesta al 6,8%».
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- È stato evidenziato come l'incidenza della logistica sul PIL abbia registrato un trend crescente negli ultimi anni che, si stima, nel 2013 dovrebbe portare il settore a quota 7,4%. I dati confermano inoltre una tendenza del mercato, già osservata una decina di anni fa, verso una richiesta sempre minore da parte della committenza industriale e commerciale per attività di pura vezione.
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- Secondo la nota congiunturale della Confetra, riferita ai valori del 2010 rispetto al 2009, dopo quasi un biennio di indicatori negativi i dati del traffico merci dello scorso anno confermano la ripresa economica mondiale, già registrata nel primo semestre 2010 anche se con ritmi più contenuti. Riparte lentamente il trasporto su gomma: +2% a livello nazionale, +8% l'internazionale a carico completo e +6% il collettame (corrieri). Significativa ripresa per il trasporto marittimo (+9%) e crescita decisamente sostenuta per il comparto aereo (+18%). Continua a calare il trasporto su ferro (-8%) evidentemente - secondo la Confederazione - per motivi non più legati alla crisi economica.
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- Per Confetra, in questo quadro diventano fondamentali le potenzialità di recupero del settore. La Confederazione ha sottolineato come la ricerca Centro Studi - A.T.Kearney evidenzi che il costo della logistica tradizionale è oggi maggiore dell'11% rispetto alla media europea, con un gap di competitività del Sistema Italia stimabile in circa 12 miliardi di euro. Ci sono però sensibili margini di miglioramento: i dati mostrano, infatti, un potenziale di recupero che può superare gli otto miliardi di euro. Da un lato una ripresa di efficienza (stimabile in oltre tre miliardi di euro, con un conseguente valore generato che potrà essere distribuito lungo la catena in termini di riduzione dei costi per il cliente finale e di miglioramento dei margini del settore. Dall'altro la potenzialità di recuperare la domanda italiana, attualmente non soddisfatta, e di intercettare nuova domanda (valutabile in oltre cinque miliardi di euro).
- Sul fronte degli investimenti infrastrutturali, Forti ha osservato come «l'Europa ci crede più di quanto non ci crediamo noi, tanto che il nostro Paese è coinvolto nei grandi progetti di reti TEN T: il Corridoio 5 Lione-Kiev, attraverso la pianura padana da Torino a Trieste, il Corridoio 24 Rotterdam-Genova attraverso le Alpi e gli Appennini e il Corridoio 1 Berlino-Palermo che innerverebbe tutta la penisola. Non si può però ignorare - ha precisato - che le tratte non italiane sono in fase avanzata di realizzazione e nel caso del Loetschberg e del Gottardo entreranno in attività già nei prossimi anni. L'Italia deve trovare oggi le risorse, non tanto finanziarie, quanto politiche e intellettuali per cogliere questa grande occasione e connettersi in maniera moderna, veloce ed affidabile con il tessuto produttivo europeo. La Confetra, che rappresenta una grande forza di imprese private che investono ogni anno nella logistica miliardi di euro e danno lavoro a centinaia di migliaia di addetti - ha concluso Forti - impegnerà tutta la propria energia e le proprie capacità per aiutare l'Italia in questo sforzo».
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- Confetra
Nota congiunturale sul trasporto merci-
- Andamento trasporto merci nel 2010 rispetto al 2009
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Rilevamento a cura del Centro Studi Confetra
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- Trasporto su strada
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(compreso combinato)
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Viaggi |
Fatturato |
Nazionale completo |
+2% |
+1% |
Internazionale completo |
+8% |
+5% |
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Consegne |
Fatturato |
Nazionale collettame (corrieri) |
+6% |
+3% |
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Spedizioni internazionali |
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Spedizioni |
Fatturato |
Aereo |
+18% |
+20% |
Ferrovia |
-8% |
-8% |
Mare |
+9% |
+12% |
Strada |
+3% |
+1% |
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UE27 |
+3% |
+1% |
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Ex URSS |
+6% |
+4% |
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Nord America |
+6% |
+6% |
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Centro-Sud America |
+12% |
+14% |
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Giappone |
+3% |
+3% |
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Asia |
+12% |
+16% |
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Africa |
+8% |
+12% |
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Altri Paesi |
+10% |
+10% |
- Transito dei mezzi pesanti attraverso i principali valichi transfrontalieri
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Valico |
Periodo |
Var % 2010/2009 |
Frejus |
gen-dic 2010 |
+7,0% |
Traforo Monte Bianco |
gen-ott 2010 |
+10,9% |
Gran San Bernardo |
gen-ott 2010 |
+11,5% |
Brennero |
gen-ott 2010 |
+2,9% |
Fonte: AISCAT, SITAF
- Andamento trasporto merci nel corso del 2010
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Rilevamento fonti diverse
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Tipologia |
Periodo |
Variazione |
Fonte |
Traffico autostradale (veicoli x km) |
gen-ott 2010 |
+1,4% |
AISCAT |
Traffico ferroviario (t x km) |
gen-set 2010 |
-10,8% |
UIC |
Traffico aereo (totale compr. Aviocamionato, tonn.) |
gen-nov 2010 |
+21,7% |
ASSAEROPORTI |
|
di cui: Linate+Malpensa |
gen-nov 2010 |
+26,9% |
Ciampino+Fiumicino |
gen-nov 2010 |
+21,0% |
Bergamo Orio al Serio |
gen-nov 2010 |
+5,5% |
Traffico maritt. container |
|
Trieste |
gen-dic 2010 |
+1,6% |
AUTORITÀ PORTUALI |
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Venezia |
gen-dic 2010 |
+6,5% |
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Genova |
gen-nov 2010 |
+16,7% |
|
Savona |
gen-ott 2010 |
+13,0% |
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La Spezia |
gen-nov 2010 |
+22,8% |
|
Ravenna |
gen-giu 2010 |
-2,7% |
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Livorno |
gen-ott 2010 |
+7,3% |
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Ancona |
gen-ott 2010 |
+5,8% |
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Taranto |
gen-dic 2010 |
-21,5% |
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Gioia Tauro |
gen-ott 2010 |
-3,5% |
|
Palermo |
gen-ott 2010 |
+2,4% |
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