- La stampa francese ha anticipato i contenuti di un rapporto della Corte dei Conti sullo stato del porto di Marsiglia, che verrà pubblicato nei prossimi giorni, nel quale viene apertamente denunciato il grave stato di inefficienza in cui langue lo scalo.
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- L'analisi dell'organo di controllo dello Stato transalpino inizia evidenziando che il porto, ad eccezione del segmento delle crociere, continua a perdere quote di mercato e che, a differenza dei suoi concorrenti, non è riuscito ad inserirsi nel eccezionale dinamismo del mercato dei container.
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- Secondo la Corte, un fattore chiave del declino, se non quello principale, è costituito dall'affidabilità insufficiente del porto a causa del deterioramento del clima sociale, peggioramento che ha portato ad un conflitto sociale incessante di cui i poteri pubblici sarebbero corresponsabili non avendo sempre dato prova della determinazione necessaria per risolvere i problemi.
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- La Corte dei Conti, inoltre, sottolinea gli eccessivi costi dell'ente portuale, tra cui quelli del personale. Il rapporto evidenzia come lo stipendio medio annuo lordo di un dipendente del porto sia aumentato del 21% in quattro anni, percentuale decisamente superiore rispetto agli aumenti praticati nei servizi pubblici, e come a questi salari si aggiungano premi di entità tale che, oltre al suo stipendio base, un dipendente della Grand Port Maritime de Marseille riceve il 70% della cifra percepita in bonus e indennizzi.
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- Nel mirino della Corte c'è anche la produttività di un porto dove, ad esempio, i gruisti lavorano solo 14 ore alla settimana nel bacino portuale di Fos e 12 ore alla settimana in quello di Marsiglia a fronte di una remunerazione netta di 3.500-4.500 euro.
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- L'analisi della Corte dei Conti, così come anticipata dalla stampa, è stata criticata aspramente dal sindacato CGT che la ritiene una manovra del governo tendente a screditare il movimento sociale dei lavoratori portuali francesi.
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